La Carta per le Pari Opportunità e l’Uguaglianza sul Lavoro

Era stata presentata in conferenza stampa lo scorso 5 ottobre 2009 a Milano e subito furono 15 le imprese a sottoscriverla, ma è di questi giorni il convegno “La Carta per le Pari Opportunità e l’uguaglianza sul lavoro: le politiche attive, le strategie, proposte e percorsi”, tenutosi a Roma.

Organizzato dal comitato promotore della “Carta“, composto da Fondazione Sodalitas, Aidaf (Associazione italiana delle imprese familiari), Aidda (Associazione imprenditrici donne dirigenti d’azienda), Impronta Etica, Ucid (Unione cristiana imprenditori dirigenti), e dall’Ufficio della consigliera nazionale di parità, il meeting ha segnato la conclusione di quella che è stata definita la fase “pionieristica” del progetto Carta dell’Uguaglianza.

D’ora in avanti, sono stati annunciati piani per una crescita sul territorio strutturata su presidi permanenti e tavoli regionali a favore dell’implementazione della Carta, pensati soprattutto per raggiungere le piccole e medie imprese, ovvero le realtà imprenditoriali che rappresentano la maggioranza del tessuto imprenditoriale italiano.

“Sono ormai mezzo milione i lavoratori che operano nell’ambito delle oltre 50 imprese che hanno sottoscritto la carta. Sono dei primi passi, ma stanno a significare che la Carta è già una realtà”. Queste le parole di Ruggero Bodo, Consigliere d’indirizzo della Fondazione Sodalitas.

Soffermandosi sul ruolo centrale dell’Associaizone nel percorso di nascita e crescita della “Carta”, Bodo ha poi continuato: “Sodalitas é una delle componenti del comitato promotore, insieme alle altre reti d’impresa orientate eticamente come gli imprenditori cristiani di Ucit, le imprese familiari di Aidaf, le imprese femminili di Aidda e il mondo cooperativo. […] Importante in questo ambito – ha concluso – il ruolo della rete delle consigliere nazionali di parità Sodalitas ha la segreteria organizzativa della Carta e rappresenta l’associazione in cui la Carta è stata “incubata” da parte di alcune imprese come Pireli e l’Oreal, che come multinazionali avevano già avuto esperienze in Francia e Germania dei benefici della Carta”.

Fonte

Paola Perfetti