Settore tessile: delucidazioni sulle agevolazioni fiscali

Per il sostegno all’attività produttiva e ai consumi è stato pubblicato il 26 marzo scorso il D.L. 40/2010, il quale prevede, tra l’altro, incentivi a fronte di attività di ricerca industriale e di sviluppo precompetitivo legato alla realizzazione di campionari, stanziando un contributo complessivo di 70 milioni di euro.

Per ricerca e sviluppo si intende indicare quella parte di un’impresa industriale, uomini, mezzi e risorse finanziarie, che viene dedicata allo studio di innovazioni tecnologiche da utilizzare per migliorare i propri prodotti, crearne di nuovi o migliorare i processi di produzione.

In attesa dei criteri e delle modalità attuative dell’agevolazione, che saranno note entro 30 giorni dall’entrata in vigore del decreto, si evidenzia da subito che:

  • l’agevolazione è usufruibile, indipendentemente dalla natura giuridica, da quelle imprese che appartengono alle divisioni 13 e 14 della tabella ATECO 2007 (industrie tessili e confezioni di articoli di abbigliamento, di articoli in pelle e in pelliccia);
  • il periodo di riferimento per il sostenimento delle spese è l’anno 2010;
  • la detassazione dal reddito d’impresa dei costi sostenuti per la ricerca è fruibile soltanto in sede di versamento del saldo delle imposte di competenza dell’anno 2010, non dell’acconto;
  • l’incentivo opera nell’ambito del “de minimis” pari a 200.000 euro nell’arco di 3 esercizi.

Sicuramente si tratta di un provvedimento che attribuisce valore e importanza al settore dell’abbigliamento e soprattutto al made in Italy.

Dott.ssa IPPOLITA PELLEGRINI