Imprese agricole: a regime la riduzione sul versamento dei contributi nelle aree disagiate

Con la legge n. 67 del 1988  era stata introdotta una misura che riduceva il versamento dei contributi per le imprese agricole ubicate in aree disagiate. Ma l’Italia, si sa, è anche il Paese delle proroghe e così rimanda oggi, rimanda domani, l’ultima proroga risale addirittura allo scorso 31 luglio 2010. Ma questa dello scorso luglio pare sia stata proprio l’ultima proroga, infatti dal 1° agosto scorso l’agevolazione è diventata operativa a tempo indeterminato.

Ma in cosa consiste quest’agevolazione? In pratica si tratta una riduzione dei premi e dei contributi relativi alle gestioni previdenziali e assistenziali dovuti dai datori di lavoro agricolo per il proprio personale dipendente, occupato a tempo indeterminato e a tempo determinato. L’agevolazione riguarderà però soltanto le imprese agricole ubicate nei territori montani particolarmente svantaggiati, per i quali la riduzione contributiva compete nella misura del 75% dei contributi a carico del datore di lavoro. Inoltre, rientrano nell’agevolazione anche agli agricoltori delle zone agricole svantaggiate, comprese le vecchie aree dell’obiettivo 1 di cui al regolamento (Ce) n. 1260/1999 del Consiglio del 21 giugno 1999, nonché i territori dei comuni delle regioni Abruzzo, Molise e Basilicata, per i quali la riduzione contributiva compete nella misura del 68%.

Dal 2011 l’agevolazione varrà circa 206 milioni di euro / anno. Per il periodo agosto 2010 – dicembre 2010, l’ammontare dell’agevolazione è di circa 86 milioni di euro.