Temporary Housing: ecco qual è l’identikit del cliente tipo

Viaggi di lavoro, relocation, vacanze: sono tanti i motivi che spingono le persone in cerca di una sistemazione provvisoria a rivolgersi a società specializzate nella gestione di affitti temporanei. Al giorno d’oggi assistiamo infatti a un incremento sempre più massiccio degli spostamenti sul territorio, sia per l’opportunità di viaggi low-cost, sia per necessità effettive, come quelle imposte dal mercato, oggi volto sempre più all’internazionalizzazione. Pensiamo soltanto ai dipendenti di società estere che vengono trasferiti in altre sedi, oppure ai Temporary Manager che assumono un incarico in un altro Paese per portare a termine un progetto temporaneo, o ancora ai cosiddetti Expat, quei dipendenti che subiscono continui trasferimenti da un Paese all’altro. Per tutti questi soggetti, traslocare da un Paese all’altro è un fatto di routine. Ma come fare per rendere il meno stressante possibile continue trasferte lontano da casa?

Il temporary housing è certamente un modo per ritrovare l’intimità della propria casa anche quando si è a migliaia di chilometri di distanza. Soggiornare in un albergo per periodi prolungati può diventare alienante, mentre avere a disposizione un appartamento in affitto permette di vivere come a casa propria, oppure anche di sperimentare uno stile di vita diverso, tipico del Paese che ci ospita. Alcuni esempi sono le case di ringhiera milanesi, i grattacieli di New York, o i cascinali toscani.

L’affitto temporaneo, oltre a rappresentare un ambiente più familiare e meno impersonale rispetto all’albergo, offre diversi vantaggi che lo rendono la soluzione preferita da manager e consulenti “a spasso per il mondo”. La priorità quando ci si trasferisce altrove è infatti sempre quella di trovare una sistemazione in tempi brevi e pronta all’uso, magari per identificare in un secondo tempo una sistemazione definitiva. Da non sottovalutare, poi, la possibilità di rinnovare mensilmente il proprio contratto di affitto, senza doversi assumere impegni a lungo termine.

Il temporary housing, inoltre, è in grado di soddisfare richieste ed esigenze disparate. Ogni tipologia di expat, infatti, ha le proprie preferenze: dipendenti e consulenti cercano solitamente un appoggio dal lunedì al venerdì e preferiscono alloggiare nelle vicinanze di mezzi pubblici e servizi di varia utilità, come per esempio supermercati o lavanderie. Non è raro, inoltre, che due consulenti decidano di condividere la stessa casa per contenere i costi. I manager, invece, scelgono zone centrali, prediligendo l’utilizzo di servizi su richiesta.

Se il lavoro rappresenta un motore preponderante per gli spostamenti, non dobbiamo dimenticare un altro aspetto importante nella nostra vita… le vacanze! Oltre all’albergo, il villaggio o il campeggio, le case vacanza rappresentano un’alternativa ottimale, soprattutto per le famiglie. Nell’ottica di una sistemazione “children friendly”, l’appartamento in affitto costituisce una soluzione pratica ed efficace: si può cucinare, i bambini possono correre e spostarsi senza il rischio di essere persi di vista. La casa vacanza non è d’altronde una prerogativa solo delle famiglie, ma riscuote il favore anche di gruppi o coppie di amici, magari per occasioni speciali come le feste di Natale e Capodanno, in cui si desidera festeggiare con le persone care in un’atmosfera calda e familiare.

Vacanze e lavoro non sono però le sole ragioni per decidere di usufruire del temporary housing. L’affitto di appartamenti a breve termine diventa una soluzione anche per persone che in un determinato momento si trovano in situazioni scomode. Pensiamo a quelle coppie che, ahimè, decidono di prendersi un periodo di riflessione, o che si separano definitivamente. Molto spesso la scelta di trasferirsi temporaneamente lontano dal partner può rendere meno traumatico il momento di crisi, in quanto simbolo di una scelta che non è ancora definitiva, oppure può rappresentare un’ancora di salvezza per le coppie che purtroppo non tollerano più la convivenza.

Un altro motivo per ricorrere all’affitto temporaneo è la ristrutturazione della propria casa. Trasferirsi in un appartamento, magari vicino al proprio, è senz’altro utile per sfuggire alla polvere, ai rumori molesti e al viavai degli operai, a maggior ragione considerato che di solito si sa quando i lavori iniziano, ma non quanto dureranno.

Tra lavoro, vacanze e situazioni di emergenza, il temporary housing trova quindi un numero sempre maggiore di possibili applicazioni e, dati gli stili di vita sempre più cosmopoliti della società odierna, può aspirare ad ampliare sempre più il bacino dei propri clienti.

Lo Speciale “Temporary office e housing” è realizzato in collaborazione con Halldis, primo operatore nell’affitto di appartamenti e uffici chiavi in mano in Italia ed Europa, che a Milano gestisce il business center Blend Tower, con più di 100 temporary office.