San Valentino? La cenetta a lume di candela non tramonta mai…

San Valentino al ristorante, nonostante la crisi

San Valentino al ristorante, nonostante la crisiOggi è San Valentino, festa degli innamorati. Secondo una ricerca condotta da Fipe-Axis Market Research il 60 per cento di chi festeggerà questo giorno andrà al ristorante. La spesa media per gli innamorati è stimata sui 70 euro a coppia, per un totale complessivo di circa 200 milioni di euro. Gli innamorati in Italia sono circa 15 milioni e la festa dell’amore rappresenta un importante trampolino per l’economia, il giro d’affare è infatti di ben 400 milioni complessivi, considerando cene, gadget, regali e fiori.

Stando al sondaggio, il 59% degli intervistati dichiara che passerà questa serata di San Valentino in compagnia solo del partner, mentre il 12,5% lo passerà con coppie di amici e il 24% in casa con la famiglia. Sei su dieci festeggeranno davanti a piatti culinari e per quattro su dieci la spesa sarà maggiore in quanto ritengono il regalo d’obbligo. I locali preferiti sono i tradizionali, ristoranti e trattorie dove si va abitualmente, mentre solo il 5% soprattutto giovani preferiranno trovare locali che propongano un menu speciale.

Sappiamo che la crisi sta cambiando profondamente i modelli di consumo degli italiani – afferma il presidente Fipe, Lino Enrico Stoppani – ma dalla ricerca emerge che questo non avviene in occasione delle tradizionali grandi ricorrenze e che il ristorante dimostra di essere il luogo preferito dove trascorrere i momenti conviviali più belli e significativi“. In periodo di crisi ci si cerca di aiutare, le giovani coppie almeno nel 9% dei casi condivideranno il conto, per l’altra grande fetta sarà lui a pagare. Tra i regali preferiti ci sono i tradizionali fiori (36%), abbigliamento, calzature, accessori (19,5%) e profumeria” (14%) per una spesa stimabile in circa 180 milioni di euro. Da non disprezzare anche una piccola percentuale (5% degli intervistati) che trascorrerà con il partner il post cena, bevendo un drink o andando al cinema.

Mirko Zago