Tanti “più” e buona crescita l’export italiano dentro e fuori l’Europa

L’export italiano ha segnato ad aprile 2011 un +2,8% verso i Paesi extra Unione Europea e un +0,8% verso i Paesi europei.

I settori più dinamici all’export sono quelli dei beni strumentali (+16,6% in termini tendenziali), con il maggior contributo positivo al saldo commerciale, e i prodotti intermedi (+13,1%).

Nel mese di aprile 2011 l’Istat registra un aumento congiunturale dello 0,8% sia per l’export, sia per l’import. La crescita deriva dall’interscambio con i paesi extra Ue (+2,8% per l’export e +2,4% per l’import), mentre quello con i paesi Ue risulta in lieve flessione.
La crescita tendenziale registrata ad aprile è pari al 12,9% per l’export e al 20,7% per l’import. L’incremento rilevato nei primi quattro mesi del 2011 è del 16,9% per le esportazioni e del 22,5% per le importazioni.

L’aumento tendenziale dei volumi esportati (+4,3%) è pari a quasi la metà di quello degli importati (+8,3%). La crescita dei valori medi unitari rallenta ed è pari all’11,5% per l’import e all’8,3% per l’export.

Da segnalare è il calo dell’interscambio in volume di beni di consumo durevoli (-4,1% all’export e -2,1% all’import) e il rallentamento della crescita dei valori medi unitari dei prodotti energetici (+26,9% all’import e +29,1% all’export).

La crescita dell’export è trainata dalla vendita di mezzi di trasporto (escluso autoveicoli) verso gli Stati Uniti (circa due punti della crescita complessiva) e verso la Francia, di metalli di base e prodotti in metallo (esclusi macchine e impianti) verso la Germania, la Svizzera e la Francia (per un totale di 1,5 punti percentuali della crescita).

Doc. Istat