Nonostante la crisi gli italiani vanno in vacanza

Nonostante la crisi gli italiani vanno in vacanza

Nonostante la crisi gli italiani vanno in vacanzaIl periodo di incertezza economica non placa la voglia degli italiani di rilassarsi e godersi un meritato periodo di vacanza. Tra giugno e settembre, secondo Federalberghi, il numero di vacanzieri è di 33 milioni di italiani, pari al 55 per cento della popolazione (era il 55,2 lo scorso anno). La vacanza media scende da 12 a 11 giorni, così come la spesa (da 853 a 776 euro).

Sono pochi gli indecisi, solo il 3,1%, mentre a rinunciare al viaggio sarà il 41,9% della popolazione, in calo rispetto agli ultimi anni. E’ il motivo economico a spingere alla rinuncia. Come di cosueto, saranno preferite le località marine, con il 70,4% rispetto al 74,6% del 2010 (il 61,4% sceglierà il mare della Penisola o delle due isole maggiori, mentre il 9% si riverserà nelle isole minori). Seguono in classifica la montagna con il 15,7% delle preferenze (17,4% nel 2010) e le località d’arte con il 3,6% (1,9% nel 2010). Stabili le località dei laghi con l’1,6% di domanda, mentre sono in netta crescita le località termali e del benessere con il 3,1% della domanda complessiva italiana (1,4% lo scorso anno).

Chi sceglie di uscire dal territorio nazionale preferisce le grandi capitali europee con il 51,9% della domanda (rispetto al 44,6% del 2010), mentreiI mari tropicali e le località esotiche crollano al 13,4% dal 22% del 2010. Stabili i trend di grandi capitali extra-europee (10%), crociere (6%) e montagna (4%).

E’ l’albergo ad essere preferito: lo sceglierà il 32,8% l rispetto al 34,6% del 2010. Seguono, nell’ordine, la casa di parenti o amici con il 13,6%, l’appartamento in affitto con l’11,5% e la casa di proprietà con il 10,4%. In buona crescita il villaggio turistico con il 9% (8,1% nel 2010), mentre cala il campeggio con il 5,6% (7% nel 2010) e riprendono quota i residence con il 5,5% (3,6% nel 2010). Buono l’andamento dei campeggi, mentre in continuo calo le crociere.

La Sicilia sarà la ‘regina’ dell’estate 2011 con i 13% della domanda nazionale. Seguono la Sardegna col 10,2%, la Calabria col 9,7% e la Puglia col 9,5%.Più distaccate il Veneto col 7,2%, l’Emilia Romagna col 6,6%, la Toscana col 5,9% ed ex equo Liguria e Campania col 5,1%.