Saie ha chiuso con soddisfazione l’edizione 2011

Si è da poco conclusa presso la fiera di Bologna la 47esima edizione di Saie. Si tratta di uno dei maggiori appuntamenti internazionali di Edilizia che con oltre mille espositori presenti di cui il 20% stranieri e uno spazio espositivo di 80mila metri quadrati si conferma come fiera d’eccellenza per il settore edilizio. La kermesse in programma dal 5 all’8 ottobre ha offerto una vetrina prestigiosa per mostrare i nuovi prodotti all’avanguardia delle aziende del settore. E’ stata inoltre un’importante opportunità di incontro tra domanda e offerta e un momento di riflessione, dibattito e approfondimento sui temi ambientali, della riqualificazione urbana, dei quadri normativi, delle soluzioni innovative e della sostenibilità grazie ai numerosi convegni in programma.

Gli incontri di maggior interesse sono stati rappresentati dagli appuntamenti “Una nuova politica edilizia per la città e il territorio: riqualificazione urbana e sostenibilità” organizzato in collaborazione con Ance a cui ha partecipato anche il ministro delle infrastrutture e trasporti Altero Mattioli e la lectio magistralis  di Oriol Bohigas, l’architetto protagonista della rinascita di Barcellona che ha illustrato il suo progetto di “futuro delle città”, appuntamento  impedibile per gli interessati all’architettura (entrambi svolti nella giornata di venerdì).

La fiera è stata organizzata per saloni tematici: cantiere e produzione, energia e sostenibilità, servizi per progettare e costruire per rispondere in modo migliore alle esigenze dei visitatori che hanno potuto visitare la fiera seguendo un filo conduttore in base ai propri interessi. Forte accento è stato posto sul “green building”, con ampi spazi dedicati alla produzione energetica di edificio e materiali innovativi (e classici come il calcestruzzo all’interno del salone “Saie Concrete”) per la costruzione e per il risparmio energetico. Prodotti, tecniche, sfruttamento delle potenzialità, nuove tecnologie, sono solo alcune delle parole chiave che hanno accompagnato il sotto salone Saienergia&sostenibilità 2011 conclusosi con la presentazione del rapporto sullo scenario energetico italiano e possibilità di interventi di riqualifica (tenutosi nella giornata di venerdì presso la Sala Rossa del Pala Congressi).

Non è mancato neppure lo spazio per discutere di regolamenti edilizi, argomento di discussione in più convegni e ripreso dal grande stand occupato dalla Regione Emilia Romagna, in cui sono stati esposti progetti di riconversione di edifici cittadini. In prosecuzione di Cersaie, salone internazionale della ceramica, conclusosi poche settimane fa, si è voluto ospitare l’iniziativa SAIE New Stone Age Design, spazio dedicato al settore della pietra autenticamente naturale a nuovi mercati.

Come ospiti della fiera siamo rimasti affascinati dai sistemi, dalle attrezzature e dalle macchine  per la prefabbricazione che hanno occupato fisicamente una estesa superficie espositiva e hanno attratto centinaia di visitatori grazie alle dimostrazioni compiute da tecnici specializzati (come ad esempio nello stand dell’italiana Mep, leader nella produzione di staffatrici automatiche). Affluenza di pubblico notevole anche in occasione delle presentazioni-dimostrazioni delle nuove gru dell’azienda tedesca Liebherr che regnava con un enorme stand open air in cui imperavano decine di gru con bracci telescopici stagliati alti verso il cielo.

Saie è una fiera interessante anche per i giovani, coinvolti in numerose iniziative tra cui Formoter, corso per operatori di macchine per la movimentazione della terra in collaborazione con Unacea, svoltosi all’aria aperta complice il bel tempo che ha accompagnato i giorni di fiera.

Il mondo accademico è stato coinvolto attraverso il progetto “Med in Italy”. Si tratta di una realizzazione dagli studenti dell’Università Roma Tre in partnership con il Laboratorio di Disegno Industriale de La Sapienza. Estremamente innovativo il lavoro del team italiano che soddisfando i criteri architettonici e ingegneristici, tecniche costruttive, abitabilità,  sostenibilità, innovazione di prodotto e di processo, ha progettato un modulo abitativo  capace di affrontare le alte temperature delle estati mediterranee, lavorando sul principio  dell’inerzia termica e della trasportabilità (dovendo essere costruita nel luogo del  concorso). I muri sono  composti di casseforme riempite di sabbia  sostituibile anche con  inerti di demolizione o ghiaia) e, a migliorare i già ottimi indici di isolamento termico, un  cappotto esterno. “Modulare, pensata per “aggregazioni” la casa MED in Italy è completamente  autosufficiente sia per il sistema idrico (con sistemi di riciclaggio), sia in termini  energetici. Ogni anno MED in Italy produrrà 11.400 kilowattora con i pannelli fotovoltaici,  ma consumerà solo un sesto di questa energia, immettendo in rete quasi 9.300  kilowattora. In 20 anni saranno, quindi, 121 le tonnellate di CO2 risparmiate, come se gli  abitanti avessero piantato un piccolo bosco di 120 alberi. Meno CO2, più comfort e più  risparmio: l’efficienza dei sistemi permetterà alla casa di funzionare perfettamente“.

Una 47esima edizione di Bologna all’insegna dell’ecosotenibilità dunque e della riqualificazione che delinea i presupposti per una ripresa economica: puntare sull’innovazione e integrazione di soluzioni. Per raggiungere il traguardo è necessaria una giusta coesione tra mondo dell’edilizia e mondo dell’architettura (seconda anima coinvolta a Saie 2011),  convergenze che danno origine a soluzioni ottimali dal punto di vista costruttivo e al tempo stesso “umano”. Esempio ben ricordato dall’architetto ospite speciale Oriol Bohigas che della sua concezione basata sull'”etica del fare a servizio della città e dei cittadini” ha fatto una scuola di pensiero.

Da parte degli organizzatori è giunta soddisfazione e la conferma dell’appuntamento per il 2012, nonostante il rammarico per una concorrenza “poco leale” da parte del “Made Milano, salone dedicato allo stesso target e tenutosi in concomitanza. Gli annunci stampa che hanno tapezzato i dintorni della fiera di Bologna sono stati visti come una sorta di dichiarazione di guerra.  

Subito dopo il taglio del nastro, il presidente di Bologna Fiere, Duccio Campagnoli ha commentato: “Sarebbe stato meglio lavorare insieme per far prevalere gli interessi delle imprese. Ma il SAIE di Bologna resta sempre il punto di riferimento per il settore e confermiamo già l’edizione del 2012“.