La Camera dice sì alla manovra

di Vera MORETTI

Le Commissioni Bilancio e Finanze della Camera approvano la manovra con un testo che oggi arriverà in aula.

Tra le novità più importanti che hanno dato il via libera a quanto deciso dal Governo Monti, c’è sicuramente l’Ici, che dovrà essere pagata ma con una detrazione fino a 400 euro a seconda del numero di figli a carico.
Buone notizie anche sul fronte delle pensioni minime, lasciate intatte se sotto i 1.400 euro, mentre chi percepisce una pensione di oltre 200.000 euro subirà un “prelievo” del 15% dell’importo.

E’ stata cancellata, inoltre, la norma che spostava le liberalizzazioni al 2013. I pagamenti della pubblica amministrazione, pensioni comprese, saranno in contanti fino a 1.000 euro, ma non verrà pagata la tassa di 34 euro sui conti correnti sui conti correnti per depositi sotto 5.000 euro.

Monti ha risposto così a chi si aspettava la patrimoniale: “Non avevamo un tabù su questo, e per questo abbiamo chiesto ai nostri tecnici se era possibile tassare la ricchezza familiare a patire dai grandi patrimoni. Ci e’ stato risposto che avremmo potuto farlo solo dopo due anni di intenso lavoro per individuare le ricchezze, provocando nel frattempo una fuga di capitali“.

Anche se, considerando i provvedimenti che riguardano i beni di lusso, come le auto di grossa cilindrata, le imbarcazioni e gli aerei, se non è una patrimoniale, poco ci manca. E infatti il premier asserisce: “Abbiamo realizzato la patrimoniale possibile per l’Italia in questa fase“.

Fiducioso Monti per quanto riguarda le reazioni a questa manovra, giudicata da molti eccessivamente dura, anche se, secondo il presidente del Consiglio, non c’erano alternative.

In particolar modo, Mario Monti si è dimostrato volitivo e determinato a combattere l’evasione fiscale, uno dei mali dell’Italia, e il suo è un tentativo di cambiare la visione che gli italiani hanno del fisco e farlo diventare “non repressivo ma amico”.

Insomma, a chi condannava la manovra perché priva di equità, i Ministri hanno cercato di dare una risposta concreta, venendo incontro a chi, come i pensionati minimi e le famiglie numerose, avrebbero avuto difficoltà a fronteggiare ulteriori spese e tagli.

Basterà tutto ciò a placare gli animi di chi, nei giorni scorsi, ha manifestato e scioperato?