Migliorano Pil e conti pubblici

di Vera MORETTI

Buone notizie per quanto riguarda i conti pubblici: nei primi 9 mesi del 2011 si è registrata la migliore performance dal 2008.

Lo dice l’Istat che, dati alla mano, presenta un rapporto deficit/Pil pari al 2,7% nel terzo trimestre dell’anno scorso, ed un totale nei primi nove mesi del 2011 del 4,3%, che nello stesso periodo, ma nel 2010, si era assestato al 4,6%.

Questi dati fanno emergere, dunque, un miglioramento anche del saldo primario, risultato positivo e pari a 6,615 miliardi di euro, +2,148 miliardi rispetto all’anno precedente, con un rapporto saldo/Pil di 1,7%. E dopo dieci trimestri che avevano accumulato dati negativi, si tratta sicuramente di una bella novità.

In questo scenario, sono aumentate, sempre nello stesso periodo, le entrate totali, che, in termini tendenziali, sono a +1,4% e un’ incidenza sul Pil pari a 43,7%, in lieve riduzione rispetto al 2010, quando era stato del 43,8%, ma comunque soddisfacente.
Le entrate correnti hanno poi registrato, sempre nel terzo trimestre 2011, un aumento dell’1,4%, come conseguenza di una riduzione delle imposte dirette dell’1,2% e di un aumento, invece, di imposte indirette (+4%), contributi sociali (+1,6%) e entrate correnti (+1,1%).
Le entrate in conto capitale sono risultate in aumento del 2,8%, le imposte in conto capitale sono cresciute del 2,7% e le altre entrate in conto capitale del 2,9%.

Le anticipazioni riguardanti il quarto trimestre 2011 segnano, per il mese di novembre, una discesa del tasso di crescita annuo dei prestiti al settore privato, arrivato quindi a 3,5% contro il 4,2% di ottobre.
Lo comunica l’Abi precisando che il rallentamento ha riguardato sia i prestiti alle famiglie (3,9% contro il 4,3 di ottobre) sia quelli alle società non finanziarie (4,4% dal 5,3 di ottobre). Quanto alle sofferenze, l’Abi comunica che, a novembre, il tasso di crescita sui dodici mesi delle sofferenze è rimasto invariato rispetto al mese precedente al 22,1 per cento.