I tassi d’interesse si impennano a dicembre

di Vera MORETTI

La vita reale è sempre più influenzata dalla crisi finanziaria e colpisce in modo preoccupante la routine della gente comune.

Un esempio concreto di ciò è l’aumento dei costi di finanziamento per gli immobili e i tassi di interesse dei mutui. A dicembre, infatti, secondo quanto riporta il bollettino mensile dell’Abi, i tassi di interesse sui mutui per l’acquisto di una abitazione hanno subito un aumento pari al 3,83% rispetto al 3,7% del mese precedente ed al 2,7% del dicembre 2010.

Perché questo? Pare che il motivo sia una crescita di finanziamenti a tasso fisso, passata dal 37,3% al 37,6%, ma anche l’innalzamento del costo del denaro, che va ad influire sui prestiti bancari ad imprese e famiglie.

In questa congiuntura “catastrofica”, comunque, qualcosa di positivo c’è, perché i primi 11 mesi dell’anno sono stati caratterizzati da una crescita dei prestiti bancari alle imprese di circa il 5%, un valore positivo soprattutto se lo si paragona con l’1% dell’anno prima. Ciò aveva portato, a fine novembre, ad un ammontare dei prestiti che superava i 915 miliardi di euro, quasi 43 miliardi in più rispetto a novembre 2010.

Questi dati avevano fatto salire l’Italia oltre la media euro con un +1,4% a fine novembre, superando anche i principali paesi europei come Germania, Spagna e Francia.