L’emendamento Nannicini accolto da un coro di no

di Vera MORETTI

L’emendamento Nannicini che stabilisce l’innalzamento a 15 anni della moratoria sull’applicazione della protezione del diritto d’autore delle opere di design, è stato accolto con un unanime pollice verso da parte di tutte le principali associazioni di categoria.
Il motivo è che questo emendamento è contraddittorio rispetto ad una direttiva comunitaria esistente.

Le maggiori associazione, ovvero ADI (Associazione per il Disegno Industriale), Confindustria, Indicam, Assarredo, Assoluce, Fondazione Altagamma, Fondazione Valore Italia, Fondazione ADI e CNAC (Consiglio nazionale Anticontraffazione) hanno intenzione di esprimere il loro totale dissenso nei confronti di questo provvedimento in una conferenza stampa, poichè i diritti d’autore vengono colpiti duramente.

Inoltre, Confindustria, Fondazione Altagamma, Assarredo, Assoluce e Indicam si erano già precedentemente opposte ad un tentativo di vanificare la normativa europea con un emendamento introdotto all’interno del Decreto Sviluppo, riuscendo a fare abrogare la modifica all’Art.239 improvvidamente proposta.

Daniela Mainini, rappresentante del Centro Studi Anticontraffazione, ha dichiarato: “Occorre avere uno sguardo europeo e rimanere nei limiti dei 5 anni voluti dal Comitato Europeo, perché, sebbene all’estero ci considerino la culla del design e della creatività, non hanno altrettanta fiducia nella tutela che garantiamo ai prodotti e questo può portare a disincentivare gli investimenti nel nostro Paese da parte di aziende estere“.