I tassi d’interesse ai tempi della crisi

di Vera MORETTI

Ottenere prestiti è sempre più difficile, soprattutto se si tratta di privati.

Lo dice Bankitalia, alla luce dei dati diffusi riguardo il tasso di crescita sui dodici mesi dei prestiti al settore privato, che è diminuito, a gennaio, e si è assestato sull’1,6%, contro il 2,3% di dicembre 2011.

Ma anche le imprese sono in affanno, quando si tratta di ottenere un finanziamento dalle banche, perché il tasso di crescita sui dodici mesi per i prestiti alle società non finanziarie è pari all’1,3% dal 2,6% registrato a dicembre. Il trend sui dodici mesi degli impieghi nel gennaio del 2011 era di una crescita del 4,3%.
Questo si riflette anche sui tassi di interesse per i mutui casa, arrivati al 4,55% rispetto al 4,27% di dicembre 2011, mentre quelli sulle nuove erogazioni di credito al consumo sono aumentati al 9,91% dal 9,11% di dicembre.

A calare sono invece i tassi di interesse applicati sui nuovi prestiti erogati alle società non finanziarie, passati dal 4,18 di dicembre al 4,06 di gennaio. Ciò ha portato ad una diminuzione dei tassi di interesse su prestiti di importo superiore a 1 milione di euro (3,47% dal 3,80% del mese precedente) e un aumento dei tassi sui prestiti di importo inferiore (5,01% dal 4,98% di dicembre).

Nel mese di gennaio, inoltre, sono diminuiti dello 0,8% i depositi del settore privato, facendo riferimento ai dati dell’anno precedente.
La raccolta obbligazionaria è cresciuta del 16,4% (dal 13,2% del mese precedente). I tassi di interesse sui nuovi depositi con scadenza prestabilita sono aumentati al 2,94% dal 2,87% di dicembre. I tassi passivi sul complesso dei depositi in essere sono cresciuti all’1,16% dall’1,08% del mese precedente.