Green Beauty scaccia-crisi? Tempo di cosmetica organica

di Paola PERFETTI

Green economy, green beauty. Ormai è boom, e non solo negli Usa dove le stelle internazionali dettano moda e anticipano tendenze. Madonna non può più rinunciare al suo autoabbronzante ecologico al 100%; la giovane attrice Mena Suvari ha dichiarato di scegliere sempre e solo creme naturali per proteggere la sua bella pelle chiara; ma ad impazzire per questi prodotti cercandoli in farmacie, parafarmacie, store per “addicted” consumatori sono anche i consumatori comuni i quali riflettono un interesse verso il mercato dei cosmetici biologici in espansione un po’ ovunque.
Lo scorso novembre, a Torino, Antonella D’Afflitto ha diretto l’evento Slow Fashion International: tra designer ed accessori mi ha presentato Inlight, un vero prodotto slow beauty al 100% a cura di Cemon Homeopathics ltd. E qui mi si è aperto un mondo, tanto che ho deciso di rivolgere qualche domanda a Gabriella Rocco, Vice direttore generale di CEMON Italia, nella sede della Direzione Generale a Napoli.

Occupandoci di omeopatia abbiamo forse colto tra i primi i primissimi segnali di un forte cambiamento nelle persone e nel mercato, nonché approfondito le esigenze di un pubblico femminile sempre più attento preparato e colto , quindi abbiamo immaginato come una linea cosmetica biologica avrebbe potuto far emergere la bellezza dal profondo” – mi spiega al telefono dove mi riferisce un altro dato interessante: solo nell’ultima edizione di Cosmoprof, la fiera dedicata al make upe beauty di Bologna, il settore del “green” ha registrato un +4% di fatturato rispetto all’anno precedente. Un fatturato microscopico rispetto ai numeri della cosmetica “tradizionale” ma che segna l’avvio di un viraggio della cultura del benessere verso il naturale e il biologico.

Ammettiamolo, oggi i grandi trend 2012 della bellezza e della cosmesi sono i termini sostenibilità, biologico, rispetto per l’ambiente e bellezza “da mangiare”.

Dott.ssa Rocco, le chiedo: che cosa significa tutto questo in termini di business e numeri alla mano, a proposito di aumento del fatturato o di investimenti sulla cultura?
Abbiamo verificato che c’è un generale aumento della consapevolezza nelle persone, ciò nonostante i nostri investimenti sulla cultura sono consistenti e continui.

Il biologico fa “moda”, quindi di fatto vuol dire che il messaggio, non sempre corretto, è arrivato al grande pubblico.
Il settore comunque è in aumento (incremento del 4% del consumo di cosmetici biologici, nel 2010).
Per quanto riguarda i fatturati, essendo il nostro prodotto così esclusivo, fatto a mano, 100% biologico e rispettoso dei cicli naturali, e quindi prodotto in piccoli lotti, non raggiungerà mai i numeri della grande distribuzione e quindi ancora una volta, attraverso di esso, facciamo cultura.
Biologico non significa per forza “povero e brutto”. Altro grosso passo all’interno della consapevolezza è stato il concetto che salute e bellezza sono un binomio inscindibile: abitudini alimentari corrette integrate da prodotti adatti fanno la differenza. Mi permetta di citare un detossicante naturale come il succo di betulla del nostro Detox, o i fermenti lattici vivi, come il nostro Microflor, o ancora le creme biologiche che fanno emergere una vera Bellezza perché viene da dentro.

Qual è la differenza tra un cosmetico organico e un cosmetico naturale? E ancora perché siete organici e non biologici?
“Organic” è la parola inglese per biologico, e “biologico” è qualcosa i cui ingredienti sono provenienti da agricoltura ed apicoltura biologiche (quindi colture trattate con concime organico, senza l’uso di insetticidi, pesticidi, ormoni, etc., api curate con fitoterapia od omeopatia che sciamano in territori a coltivazione biologica e non GM). Un prodotto può essere biologico al 100% o possedere alcuni ingredienti biologici.Ci sono importanti organismi di controllo del biologico, in Italia ed in Europa.
Naturale invece significa che il prodotto si può trovare in Natura, ma non ha una certificazione specifica e potrebbe non essere biologico.
Per i nostri prodotti abbiamo scelto la Soil Association che è un organismo di controllo degli standard biologici molto severo. Il nostro laboratorio in Cornovaglia è sottoposto ad ispezioni annuali da parte della Soil, che controlla e valida sia il processo di produzione che le materie prime e le relative certificazioni. E la Soil, anno per anno, certifica che tutti i nostri prodotti a base d’olio sono biologici al 100%.
Ecologico, è un termine più ampio e non include necessariamente l’essere biologico. Si tratta di lavorare con materie prime e materiali con un basso impatto inquinante sull’ambiente o comunque che non impoveriscano l’ambiente.

Cemon produce in Cornovaglia con la collaborazione di un medico omeopata visionario quale e’ il dottor Mariano Spiezia. Ci racconta come è nata questa storia di bellezza? E da dove è nata l’idea di produrre all’estero?
La dssa Alma Rodriguez, instancabile medico umanista che ha consacrato la sua vita allo sviluppo della Medicina Omeopatica nel mondo, attraverso le sue attività didattiche, cliniche, e di sperimentazione dei rimedi omeopatici, è fondatrice e presidente CEMON – Presidio dell’Omeopatia Italiana- oltre che dell’associazione per la libera università internazionale di medicina omeopatica – LUIMO. Nel 2005 ha incontrato il dr. Mariano Spiezia, medico omeopatico ed erborista, amico ed ex-allievo, che raccontava come in Cornovaglia, dove s’era trasferito da qualche anno con la famiglia, aveva creato, insieme alla moglie Loredana, dei prodotti cosmetici biologici al 100%, “costringendo” la Soil Association, il più severo organo inglese di controllo del biologico, a creare lo standard BIO
per la cosmetica.

La Soil fino a quel momento aveva infatti dato la certificazione biologica solo ad alimenti, e quando Mariano e Loredana Spiezia hanno mostrato gli ingredienti dei loro cosmetici, per lo più edibili, la Soil non ha potuto far altro che dare, ai primi prodotti creati dagli Spiezia, la certificazione biologica del 100%, e, sulla base delle “creazioni Spezia”, definire lo standard Soil della Cosmetica Biologica .
Mariano, medico omeopatico e profondo conoscitore delle piante, da tempo aveva nel cassetto le formule di unguenti e balsami, che lavorassero sinergicamente con le cure omeopatiche.

Nel 2006, il CEMON ha deciso con Mariano e Loredana Spiezia, di fondare una nuova piccola azienda di produzione artigianale, CEMON HOMEOPATHICS, in Cornovaglia, all’interno dell’idilliaco ambiente della Roskilly’s Farm, una delle fattorie biologiche più famose della Cornovaglia, penisola del Sud Ovest dell’Inghilterra, la cui natura è rimasta incontaminata. La Cornovaglia, circondata dal mare, è OGM free, così come il confinante Devon.

Come risolvere allora il problema per scoprire i veri cosmetici “verdi”?
La Soil per inciso, consente ai cosmetici l’applicazione del “bollino” di certificazione solo se è dichiarata la percentuale di biologico in essi contenuta, e i nostri prodotti sono 100% bio.
La normativa europea obbliga i produttori alla stampa di tutti gli ingredienti contenuti nei cosmetici. L’elenco dei componenti, in ordine decrescente di quantità è espresso in latino o inglese, su ogni flacone.
Oggi quindi è possibile verificare con un’attenta lettura degli ingredienti, il contenuto di qualsiasi prodotto.
Un tempo non era così, c’era un diritto alla riservatezza delle formule che consentiva abusi d’ogni genere. La lettura di un’etichetta non è facilissima ma internet è un potente mezzo di conoscenza se si vuol sapere davvero cosa ci si spalma.

Ho letto un articolo del dottor Spiezia che spiegava che accumuliamo ogni anno circa un paio di kg di sostanze tossiche che il nostro organismo non riesce a filtrare. Ci spiega meglio?
Mariano, il dottor Spiezia, ci raccontava come avesse assistito ad un intervento chirurgico di ricostruzione delle palpebre, e, nel rimuovere la parte superiore della cute era apparso il deposito di ombretti, matite, correttore, intatto ed intrappolato all’interno.
Non abbiamo la possibilità di eliminare tutto ciò che, grazie alle astuzie della ricerca chimica con l’utilizzo di piccole molecole trasportatrici, entra nel corpo, a dispetto della barriera protettrice della pelle.
E solo studi recenti collegano molte sostanze, utilizzate per stabilizzare, emulsionare, conservare prodotti, a vere e proprie patologie gravi dell’individuo.
Per saperne di più, è possibile leggere gli articoli scritti da medici omeopatici sul blog del nostro sito, seguendo questo link. 

Anche gli uomini usano i cosmetici green?
Dal nostro profilo Facebook abbiamo rilevato i seguenti dati :
FAN DELLA PAGINA INLIGHT
donne 71%
26% donne tra 25 e 34 anni
19% donne tra 35 e 44 anni
le fasce di età tra 18-24 (fascia di età con più utenti iscritti a facebook) e 45-54 sono uguali si attestano al 10%
Avere un 30% di uomini che ci segue non è poco.

Dove possiamo trovare i prodotti dell linea Inlight?
I prodotti sono in vendita in farmacie ed in erboristeria, i punti vendita sono visibili sul nostro sito, ed è possibile acquistarli anche on line. A Milano, l’erboristeria Altea, in corso di Porta Romana è uno dei nostri primi clienti.

Grazie