Il mattone resta l’investimento più sicuro

Il 2011 non è stato un anno facile per il mercato immobiliare italiano, anche se l’abitazione rimane per gli italiani una delle forme più sicure per investire i propri risparmi. E’ quanto emerge nell’ultimo studio di Tecnocasa sul mattone italiano e sulle previsioni per l’anno in corso.

“Mai, come in questo anno, potenziali acquirenti e venditori sono stati accumunati da un generale disorientamento causato dai numerosi interventi che si sono susseguiti per stabilizzare l’economia italiana” ha commentato Fabiana Megliola, responsabile dell’ufficio studi di Tecnocasa. Nonostante la crisi finanziaria c’è stato chi ha visto l’abitazione come forma di impiego del denaro sicuro. E allora chi ha potuto ha migliorato la propria abitazione, facendo un acquisto migliorativo; tanti genitori hanno aiutato i figli con i propri risparmi per consentire loro l’acquisto della prima casa; molte famiglie con una situazione economica ormai stabilizzata hanno pensato di acquistare una seconda casa in località turistiche. Compravendite, in calo del 2,2% nel 2011 Stando ai dati diffusi dall’Agenzia del territorio gli ultimi dati sulle compravendite residenziali hanno registrato una contrazione delle transazioni del 2,2% e l’anno si è chiuso con 598.224 scambi , lontani dai picchi del 2006, ma vicini ai volumi della fine degli anni ’90. L’analisi delle compravendite realizzate dalle agenzie del gruppo Tecnocasa evidenzia che il 78% di coloro che hanno acquistato la casa in questa seconda parte del 2011 si è indirizzata verso l’abitazione principale, a seguire quella ad uso investimento (16,8%) e poi la casa vacanza (5,2%).

Previsioni per il 2012 Dove andrà ora il mercato immobiliare e quanto durerà ancora questa correzione dei valori? Al momento è prematuro dare una risposta. In base ai nuovi dati raccolti sull’andamento del mercato immobiliare dell’anno 2011 l’ufficio studi di Tecnocasa rivede ancora al ribasso le previsioni immobiliari per il 2012. “Il contesto macroeconomico incerto rende difficile effettuare delle stime ma riteniamo che i prezzi nelle grandi città nel 2012 potranno avere un’oscillazione compresa tra -2% e 0%” indicano gli esperti aggiungendo che “le dinamiche immobiliari di queste realtà potrebbero essere migliori rispetto a quelle che si registreranno nelle realtà dell’hinterland, così come quelle del Nord e del Centro Italia rispetto al Sud Italia”.

Fonte: ansa.it