Nella ricerca del lavoro, bene l’ambito cosmetico e il settore alimentare

I settori professionali che, in questo periodo, “tirano di più” sono quello della dermocosmesi, che ha registrato un incremento pari al 60%, e l’alimentare, in crescita del 30%.
Di conseguenza, le figure professionali più ricercate sono legate a questi due ambiti.

Primo fra tutti c’è il marketing analyst, che, in realtà, interessa tutti i settori economici.
Questa richiesta, spiega Fabrizio Travaglini, direttore di Page Personnel, multinazionale inglese che si occupa di ricerca e selezione del personale, deriva dal bisogno di rigore e cautela negli investimenti, soprattutto in un momento così difficoltoso per l’economia.

Sulla base delle analisi di mercato fornite da questo professionista, il management definisce le caratteristiche del prodotto-servizio, le strategie di vendita e di comunicazione. Intercettare tempestivamente i cambiamenti nei gusti, nelle modalità di consumo del proprio target e anticipare i propri concorrenti diventa vitale in un periodo di incertezza economica come quello che stiamo attraversando“.

Per quanto riguarda il settore alimentare, molto importante sta diventando il product manager, responsabile del conto economico del prodotto e della gestione del budget destinato alla comunicazione.

Un’altra figura molto richiesta è il trade marketing, responsabile delle attività di marketing dedicate al canale distributivo. Tra le sue competenze ci sono, infatti, la gestione del budget per le promozioni sul punto vendita e l’analisi dell’assortimento e dei prezzi in relazione ai competitor.
Per svolgere questa professione nella cosmesi, invece, sono indispensabili competenze più tecniche, e quindi è importante avere una laurea in Farmacia o Chimica e Tecnologie farmaceutiche.

Tra le figure più richieste, spicca il beauty trainer, ossia un professionista che si occupa di formare il personale del punto vendita sulle caratteristiche del prodotto: dalla composizione alle proprietà terapeutiche specifiche.

A questo proposito, Travaglini specifica: “Oggi possiamo trovare lo stesso prodotto in farmacia e parafarmacia, in profumeria e anche sullo scaffale del supermercato. Inoltre i prodotti si sono moltiplicati e ciascuno ha proprietà specifiche e funzionalità terapeutiche avanzate. Per questo, le aziende ritengono prioritario formare il personale del punto vendita sui valori distintivi del brand. Per svolgere il lavoro di beauty trainer è necessario essere disponibili a frequenti trasferte sul territorio nazionale; la retribuzione si attesta sui 30 mila euro lordi all’anno“.

Vera MORETTI