Quasi un anziano su due non può permettersi una vacanza

Si profila un’estate difficile per gli anziani. E’ quanto emerge dal sondaggio Confesercenti-Swg sulle vacanze degli italiani, secondo il quale il 48,40% degli over 64, cioè, più di 6,300.000 persone, sarà costretto a trascorrere in casa la stagione estiva. Quasi tre su dieci (il 27,80%) quest’anno hanno scelto di non partire a causa della crisi economica; a questi si aggiunge quel 20,60% della popolazione over 64 che non è solita andare in vacanza d’estate. Anche chi parte non scialerà: il 13,60% degli over 64 andrà in vacanza, sì, ma per meno giorni del solito, mentre il 12,20% si godrà le ferie cercando di spendere meno.
Le preoccupazioni economiche blindano gli anziani a casa
Le motivazioni che spingono gli over64 a non andare in vacanza sono soprattutto economiche: il 27,20% salterà le ferie perché costano troppo. E comunque, anche tra chi riuscirà a sfuggire per qualche giorno al caldo delle città, la preoccupazione economica rimane un elemento determinante: più della metà (il 52,10%) individua infatti nel reddito disponibile uno dei fattori di influenza principale sulla scelta (o la non scelta) delle vacanze. Il 28,70% adduce tra le motivazioni anche la preoccupazione per la situazione economica, mentre il 21,20% degli anziani accusa il colpo della pressione fiscale. Anche in questo caso, ci troviamo di fronte a un dato ben superiore a quello nazionale, che si attesta a 14,70%.
Pensioni in caduta libera e tasse in ascesa: nel 2012 il pensionato medio vedrà ridursi di 410 euro il potere d’acquisto. La preoccupazione degli over64 per la pressione fiscale e per il reddito disponibile è facilmente motivabile. Secondo i dati originali di Confesercenti, infatti, il pensionato “medio” (con poco più di 11.300 euro lordi nel 2011, ossia 762 euro netti al mese) subirà nel 2012 una riduzione di potere d’acquisto pari a circa 410 euro. Un taglio che, sommato a quelli subiti fra il 2008 e il 2011 (554 euro), porta a quasi il 9% la caduta della pensione reale netta in un quinquennio. E il fenomeno, in assenza d’interventi, crescerà in maniera esponenziale nei prossimi anni, per toccare il 12% nel 2014. Pensionati schiacciati dal prelievo centrale…
Un aumento strisciante del prelievo centrale (Irpef) causato dal fiscal drag, ossia quel maggior prelievo prodotto dalla combinazione fra inflazione (in decisa ripresa) e progressività dell’imposta. Accade così che gli adeguamenti annuali dovuti alla perequazione automatica del trattamento pensionistico, generano solo un rigonfiamento monetario dell’imponibile Irpef, cui consegue la perdita di valore delle detrazioni d’imposta e l’assoggettamento ad aliquote superiori e, in ultima analisi, un aumento d’imposta a parità di reddito lordo reale.
…e da quello locale
Un aumento conclamato del prelievo locale (addizionali regionale e comunale all’Irpef), sulla scia delle “prescrizioni” del federalismo fiscale e delle recenti decisioni di aumento dell’addizionale regionale e del “via libera” accordato ai Comuni per l’adeguamento del prelievo di competenza. In particolare, l’utilizzo della leva fiscale comunale si è configurato come un fenomeno di massa (sono già oltre mille i sindaci che hanno deliberato gli aumenti) di dimensioni imponenti (aliquote quasi sempre al massimo consentito, con aumenti di quasi il 50% rispetto al 2011).
Chi parte: ferie brevi e nei mesi meno gettonati
Nonostante la disponibilità di tempo mediamente superiore a quella delle altre fasce di età, le persone con più di 64 anni che andranno in vacanza opteranno per ferie abbastanza brevi: quasi 7 su 10 (il 67,3%) soggiornerà fuori per un periodo di tempo uguale o inferiore ai 14 giorni. Il 6% addirittura per soli 2 o 3 giorni, contro una media nazionale del 4,4%. La maggiore disponibilità di tempo si fa sentire sulla scelta del mese di vacanza, permettendo agli over 64 di partire nei periodi meno costosi: il 26% è andato in vacanza a maggio/giugno, contro il 14,6% del totale di tutte le fasce d’età, e il 27,4% aspetterà settembre: quasi dieci punti percentuali in più rispetto alla media nazionale (18,6%).
In ferie tra riposo, passeggiate e famiglia
Cosa cercano gli over 64 in vacanza? Riposo, soprattutto: risposta indicata dal 59% degli intervistati. Presente, però, anche la voglia di fare attività fisica: il 71% esplorerà i luoghi di ferie con lunghe passeggiate (contro il 55,8% del totale di tutte le fasce d’età), mentre il 21,4% sceglie come sport estivo il nuoto. L’importante, però, è che si possa godere della presenza dei propri cari: il 50,7% conta di trascorrere le ferie con la propria famiglia, mentre il 45,5% con il proprio partner.
Albergo batte casa, ma con un occhio al risparmio
Per gli over 64, le vacanze in albergo sono ancora le più appetibili: realizzano infatti il 44,6% delle preferenze, seguite a lunga distanza dalle seconde case (22,4%) e da quelle in affitto (14,5%). Chi sceglie le comodità e i servizi offerti dagli Hotel, però, terrà d’occhio il conto: nessuno degli intervistati oserà accomodarsi in un albergo a 5 stelle o di lusso, contro il seppur striminzito 1,7% nazionale. Il 33,1% dei più in là con gli anni sceglie invece la prima categoria, mentre il 48,9% alloggerà in strutture che di stelle ne hanno 3. Da segnalare il 4% di anziani che pernotterà in alberghi a una sola stella: una percentuale più che doppia rispetto a quella totale degli italiani (1,4%).
Destinazioni “vicine”; il mare resta la meta preferita La grande maggioranza dei più anziani passerà le vacanze in Italia, come indicato dal 69,70% degli intervistati. Di questi, il 26,7% resterà nella propria regione di appartenenza. Ma anche chi si spingerà un po’ oltre rimarrà a portata di mano: il 36,6% si terrà entro 150 chilometri da casa, contro il 25,2% della media totale degli italiani. La meta più ambita rimane, come per tutti i nostri concittadini, il mare, che prende le preferenze del 72,1% degli intervistati, un dato in linea con il 72,5% della media nazionale. Seguono, a distanza, i fautori della vacanza in montagna (20,50%), poco meno del 5% rispetto al dato espresso da tutti gli italiani (15,8%).
I preparativi di chi parte: informazione, prudenza… e tecnologia. Gli over 64 si confermano come i viaggiatori più attenti e lungimiranti: prima di partire, l’82,1% – contro il 78,9% nazionale – consulta il meteo, il 79,30% controlla le ultime notizie e il 63,9% si informa su scioperi e possibili disagi: dati superiori alla media di tutti gli italiani rispettivamente del 8% e del 6%. Un’ultima curiosità su una categoria spesso tacciata di essere anti-tecnologica: il 18% degli intervistati con un’età superiore ai 64 anni sostiene di portare sempre con sé il computer per leggere la posta e lavorare, il 21,2% lo porta “spesso”. Categorie che registrano dati superiori a quelli del totale delle fasce d’età, entrambi fermi al 15,9%.
Massimo Vivoli, Vice Presidente Vicario Confesercenti e Presidente Fipac: “Situazione drammatica, chi ha fatto la propria parte ha diritto a una vecchiaia più dignitosa, l’Esecutivo ne tenga conto” “I risultati dell’indagine fotografano una situazione drammatica che noi denunciamo da tempo”, sottolinea Massimo Vivoli, Vice Presidente Vicario della Confesercenti e Presidente della Fipac, l’organizzazione dei pensionati dell’associazione. “Una situazione che con le ultime misure anti crisi messe in campo dal Governo è diventata addirittura insostenibile per milioni di anziani, già costretti a tirare la cinghia per arrivare a fine mese. Si tratta di persone che, dopo una vita di lavoro, si vedono costretti a depennare o ridurre drasticamente dalla lista di ciò che possono permettersi, l’assistenza sanitaria, i consumi anche di generi di prima necessità ed ora addirittura le vacanze. Credo – conclude Vivoli – che chi ha fatto la propria parte nel mondo del lavoro abbia diritto ad una vecchiaia più dignitosa e che l’Esecutivo, nonostante la necessità di uscire dalle paludi della crisi, debba tenerne conto”.