Trentino, il turismo come risorsa chiave

Trentino, una regione che può vantare una vastissima offerta turistica, in grado di soddisfare le esigenze più diverse, sia durante la stagione estiva che in quella invernale. Ma quali sono i numeri del settore? Lo abbiamo chiesto all’assessore al turismo della Provincia autonoma di Trento, Tiziano Mellarini.

Che tipo di turista attira la regione? Di che età e nazionalità?

Il Trentino, con la sua proposta a 360°, è in grado di intercettare un target molto ampio sia in termini di età sia di provenienza. Il nostro territorio è soprattutto un ambiente montano, ma questo concetto non si risolve solamente con l’equazione montagna=sci. Senza considerare che il nostro territorio presenta qualcosa come trecento laghi. Si tratta di una realtà molto più variegata che ci regala tante opportunità per lo sport e per il relax, sempre con la natura al centro. Allo stesso modo anche chi ricerca una vacanza di tipo enogastronomico o culturale è accontentato, grazie alla grande varietà di prodotti che comunicano gusto e salubrità e ad una fitta rete di castelli e di musei che impreziosiscono il territorio, fra i quali spiccano il Mart, il Castello del Buonconsiglio, il Museo degli Usi e Costumi della Gente Trentina, il Museo delle Scienze e Le Gallerie di Piedicastello.
Il tutto è completato da un sistema di accoglienza all’avanguardia con un competitivo rapporto qualità/prezzo. Va comunque sottolineata una tendenza affermatasi negli ultimi anni, che vede sempre il turista ricercare nella vacanza tutti questi requisiti.
Per quanto riguarda la nazionalità del turista tipo, negli ultimi anni stiamo assistendo ad una crescita degli stranieri, provenienti soprattutto dai nuovi mercati (Europa dell’est), che stanno scoprendo il Trentino anche d’estate. Nei mesi invernali invece la presenza straniera da anni è molto forte e radicata. La Germania anche nel 2011 si è confermata primo mercato estero di riferimento.
Quantitativamente, vince il turismo estivo o quello invernale?
L’estate 2011 ha fatto registrare 2 milioni 730 mila arrivi, a fronte di 18 milioni 530 mila presenze, mentre la stagione invernale si è attestata a 2 milioni 220 mila arrivi, con 11 milioni di presenze. Si tratta di dati complessivi, che tengono conto di alberghi, seconde case, agritur, b&b ed alloggi privati. Già da qualche anno si punta a destagionalizzare l’offerta turistica, in modo da rendere il territorio appetibile per 12 mesi all’anno, sfruttando tutte le potenzialità offerte dallo stesso.

Come sta andando la stagione rispetto allo scorso anno?

I dati relativi alla stagione in corso ovviamente non sono ancora disponibili. La preoccupazione per l’attuale periodo di congiuntura economica, che ovviamente si ripercuote anche sul turismo, c’è, ma nonostante tutto possiamo timidamente ipotizzare una sostanziale tenuta rispetto all’estate 2011.

Quali sono le iniziative messe in campo per promuovere la cultura e le tradizioni della regione? I principali appuntamenti da qui a settembre?

Fra i tanti progetti messi in campo mi preme citare l’Arte della Vacanza, un progetto – o meglio un contenitore – che racchiude al proprio interno iniziative ed appuntamenti di eccellenza che da primavera ad autunno animano l’intero territorio trentino. Si tratta di eventi che coniugano arte, storia, cultura e ambiente. Gli appuntamenti clou dell’estate sono sicuramente rappresentati da I Suoni delle Dolomiti, un festival di musica in quota che da ormai 18 anni porta sulle vette più belle, per l’appunto le Dolomiti Patrimonio naturale dell’Umanità, gli artisti più noti a livello nazionale ed internazionale come scrittori, cantanti, musicisti ed attori.

Francesca SCARABELLI