I morti che fan vivere l’economia

di Davide PASSONI

Forse a qualcuno può essere sembrata insolita la scelta di trattare, in questa settimana a cavallo tra ottobre e novembre, un tema come quello delle imprese funebri in Italia. In realtà, noi di Infoiva ci stavamo pensando da mesi aspettavamo solo che arrivasse l’occasione della settimana dei defunti per poter puntare il nostro faro su un settore che, nel nostro Paese, al di là delle facili ironie e dei sorrisini che molti fanno per esorcizzare il pensiero della morte, conta su numeri, addetti, imprese di tutto rispetto.

Se si pensa che, annualmente, muore in Italia più o meno mezzo milione di persone, viene facile immaginare quanto questa cifra significhi in termini di necessità da soddisfare, servizi da erogare, fatturato, giro di affari complessivo. E se si pensa come questo sia un settore fortemente caratterizzato dalla presenza di piccole imprese, viene altrettanto facile capire perché abbiamo deciso di indagarlo più a fondo con l’occhio di chi guarda all’impresa sana, quale che sia il suo modello di business. Ricordando però, ogni tanto, che sdrammatizzare fa bene…

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