Imprenditori pessimisti sul futuro

Si sta svolgendo a Cernobbio, sul lago di Como, la seconda e conclusiva giornata del Forum Confcommercio, durante il quale sono stati anche analizzati i dati emersi da un’indagine condotta ad hoc da Confcommercio-Imprese per l’Italia in collaborazione con Format Research.

Il tema del sondaggio riguardava le aspettative delle imprese per il 2013 e ciò che ne è emerso non è per nulla incoraggiante.
Il sentimento che prevale è una crescente ed insistente sfiducia nel futuro, tanto da portare il 42% degli imprenditori intervistati a sostenere che l’anno in corso si concluderà addirittura peggio rispetto al precedente.
Il 52% ritiene che il 2013 sarà uguale al 2012, mentre solo il 12% degli interpellati è convinto che la situazione migliorerà.

Le criticità che necessitano una soluzione urgente sono la riduzione della pressione fiscale sulle imprese e sul lavoro (per il 90,5%), sulle famiglie (80,1%), le politiche in favore dell’occupazione (72,1%).
Per circa l’80% degli imprenditori l’emergenza economica si affronta facendo ripartire il credito alle imprese e i consumi; per l’80% delle imprese la strada per fronteggiare le emergenze del Paese passa necessariamente dal taglio dei costi della Pubblica Amministrazione e dei costi della politica.

Per quanto riguarda la fiducia sul nuovo Esecutivo, gli imprenditori si dividono a metà tra coloro che hanno espresso ottimismo (circa 49%) e pessimismo (circa 44%), indipendentemente dalle persone che ricopriranno le cariche più importanti.

Vera MORETTI