Riforma delle professioni in dirittura d’arrivo

riforma-professioni

L’incontro con Annamaria Cancellieri, svoltosi il 22 maggio insieme alle maggiori categorie professionali del Paese, si è concluso con l’auspicio che presto si possa arrivare ad una definitiva definizione della riforma delle professioni.

Armano Zambrano, presente all’incontro in veste di coordinatore del Pat, l’organismo dell’area tecnica che raggruppa ingegneri, geologi, periti industriali, geometri, periti agrari, chimici, tecnologi alimentari, dottori agronomi e forestali, e di presidente del Consiglio Nazionale degli Ingegneri, ha voluto ringraziare il ministro ed ha accolto positivamente anche la decisione di istituire un tavolo permanente tra gli Uffici del Ministero e le rappresentanze delle professioni, al fine di agevolare “l’emanazione dei provvedimenti ancora necessari alla piena attuazione del disegno di riforma è stato una delle priorità affrontate”.

La riforma viene considerata indispensabile anche per regolamentare le professioni ed offrire servizi di trasparenza ai cittadini.

Andrea Sisti, segretario del Pat, ha voluto aggiungere: “Rimangono ancora aspetti fondamentali da definire quali la riorganizzazione degli ambiti territoriale degli ordini professionali di categoria alla luce dell’abolizione delle province, ma anche l’emanazione del regolamento relativo alla determinazione dei corrispettivi a base di gara per l’affidamento dei contratti pubblici di servizi attinenti l’architettura e l’ingegneria come anche l’aggiornamento dei compensi dei periti e consulenti tecnici nominati dal giudice”.

I membri del Pat hanno dimostrato di sapere esattamente cosa vogliono, come ha confermato anche Giuseppe Jogna, vicepresidente del Pat: “Siamo fortemente interessati a contribuire allo sviluppo della società tanto più in un momento di crisi come quello attuale. Stiamo già lavorando, in collaborazione con tutte le categorie tecniche, ad alcune proposte di legge orientate a creare nuova occupazione e possibilità di sviluppo economici a costi sostenibili dalla finanza pubblica”.

Vera MORETTI