PEC, questa sconosciuta

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Sono circa 3 milioni le imprese chiamate a dotarsi di PEC entro il 30 giugno, ormai imminente.

Il Decreto Legge Sviluppo ha infatti deciso che tutte le società e le imprese, anche individuali, dovranno comunicare al Registro delle Imprese il loro indirizzo di posta elettronica certificata.

Nonostante la cadenza sia prossima, non tutti sanno cosa si intende per PEC: ebbene, la differenza con gli indirizzi e-mail usati comunemente sta nel fatto che tutto ciò che arriva dia Pec ha valore legale tanto quanto una raccomandata con ricevuta di ritorno, supportata inoltre dall‘orario di spedizione.
Inoltre, il sistema di Posta Certificata, grazie ai protocolli di sicurezza utilizzati, è in grado di garantire la certezza del contenuto non rendendo possibili modifiche al messaggio, sia per quanto riguarda i contenuti che eventuali allegati.

Ciò significa che, in caso di contenzioso, il servizio di Posta Elettronica Certificata garantisce l’opponibilità a terzi del messaggio.
Proprio il termine “Certificata” si riferisce al fatto che il gestore del servizio rilascia al mittente una ricevuta che costituisce prova legale dell’avvenuta spedizione del messaggio ed eventuali allegati. Allo stesso modo, il gestore della casella PEC del destinatario invia al mittente la ricevuta di avvenuta consegna.

Il gestore del servizio di posta elettronica certificata è tenuto ad informare, con la propria ricevuta, che il messaggio sia stato spedito, consegnato e che non sia stato in alcun modo alterato. In ogni avviso inviato dai gestori è apposto anche un riferimento temporale che certifica data ed ora di ognuna delle operazioni descritte.
I gestori inviano ovviamente avvisi anche in caso di errore in una qualsiasi delle fasi del processo (accettazione, invio, consegna) in modo che non possano esserci dubbi sullo stato della spedizione di un messaggio. Nel caso in cui il mittente dovesse smarrire le ricevute, la traccia informatica delle operazioni svolte, conservata dal gestore per 30 mesi, consentirà la riproduzione, con lo stesso valore giuridico, delle ricevute stesse.

Le aziende che sono in possesso di una Pec la usano soprattutto per comunicare con le Camere di Commercio e con Inps, Inail, e Agenzia delle Entrate, oltre a diversi enti locali.
InfoCamere ha predisposto sul portale Registroimprese.it il servizio “Pratica Semplice” che consente di assolvere in pochi minuti, per i titolari d’impresa provvisti di dispositivo di firma digitale, all’iscrizione della propria casella di posta elettronica certificata al Registro Imprese.

Per chi non avesse ancora provveduto, la casella di Pec può essere acquistata online rivolgendosi a uno dei Gestori autorizzati il cui elenco pubblico è consultabile all’indirizzo www.digitpa.gov.it.

Vera MORETTI