Il baratto si fa online

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Se è vero che il baratto sta tornando di moda e che si possono fare acquisti con merce di scambio invece che con il denaro, è altrettanto vero che non è sempre facile trovare i negozi e le strutture che aderiscono a questa iniziativa.
Anche in questo caso, è in rete che si trovano tutte le informazioni e i link utili: dalle community che aggiornano in tempo reale riguardo le iniziative sparse in tutta Italia, ai negozi veri e propri, online è semplice ed immediato reperire tutto ciò che serve per entrare nel mondo del baratto.

Vediamo quali sono i portali più conosciuti.

ZeroRelativo: si tratta di una community a partecipazione gratuita, previa registrazione e compilazione della pagina degli annunci. In questo caso, si può vendere online qualsiasi cosa, ma soprattutto si basa sulla filosofia del riuso e del risparmio.
Il progetto, attivo dal 2006, è gestito da un’associazione no-profit di Pesaro che ha vinto nel 2008 il bando di concorso Fuori le idee, rivolto ad associazioni giovanili capaci di sviluppare un progetto di valenza sociale.

Eco-Riciclo: fondato nel 2006, questo sito rappresenta un luogo d’incontro tra domanda ed offerta di oggetti riciclati, per promuovere, anche in questo caso, sobrietà e rispetto ambientale.
Il fondatore è Domenico Barranca, aderente ai valori del Movimento della decrescita, e si è posto come obiettivo, oltre a promuovere l’arte del baratto, anche di mettere in contatto i “barter” e sensibilizzare il pubblico sul tema dei riciclo come antidoto alla produzione industriale incontrollata e all’inquinamento, e promuovere moderazione, scambio e autoproduzione.

Reoose: ispirandosi anche in questo caso all’importanza del Km zero, propone qualcosa in più rispetto ai siti precedenti. Ogni oggetto ha un valore espresso in crediti e studiato in base alla categoria, all’impatto inquinante dell’oggetto durante il suo smaltimento e al suo stato (nuovo o usato)
Inoltre, ogni oggetto è geolocalizzato, per privilegiare gli annunci vicini per baratti a km zero. Se si hanno crediti in esubero, si possono donare a delle onlus partner del sito.

CoseInUtili: sito che si occupa di scambio oggetti, ma anche di tempo e viaggi. L’idea è venuta alla blogger varesina Elisa, la quale ha deciso di adottare il sistema dei crediti donando, in cambio della merce proposta, tempo per ricevere ripetizioni scolastiche, servizi domestici, accompagnamento di persone, cucina, manutenzione casa ma anche la semplice “compagnia”.

Swapcool: si occupa principalmente di articoli per bambini, che possono essere scambiati o comprati. In questo caso, dunque, oltre ai crediti, si accettano anche gli euro. I genitori possono vendere abiti, oggetti e giochi che non servono più ai loro figli ed acquistarne/scambiarne altri, che meglio si adattano all’età.

Bookcrossing: sito dedicato espressamente ai libri, e che si occupa di scambio libri ai livello mondiale, con più di 850.000 utenti attivi e quasi 7 milioni di libri in 130 paesi diversi.
Nella versione italiana, si posta nella bacheca virtuale una richiesta e si verifica se c’è un utente disposto a spedirlo, gratuitamente. E’ possibile anche disfarsi di libri che non piacciono: in questo caso diventa di proprietà di Bookcrossing tramite etichetta che si ottiene online.
Il libro in questo caso non si spedisce ma si lascia su una panchina, sul treno o sul tavolo di un bar: quando un altro lettore lo trova, può inserire il codice dell’etichetta nel sito e indicare così che è stato trovato: l’ex proprietario potrà quindi “seguire” il proprio libro e sapere sempre dov’è.

Vera MORETTI