Ferragosto: “In città ma all’aria aperta”

PicnicAmmettiamolo, trascorrerlo al mare sdraiati sul bagnasciuga o in montagna nella frescura di una pineta, è tutta un’altra storia. Eppure, visti i tempi difficili che il nostro Paese sta attraversando ci si deve accontentare di passare il Ferragosto, il giorno più lungo dell’estate, nell’afa cittadina, o per i più fortunati in qualche agriturismo fuori porta.

Secondo i dati della Coldiretti, quest’anno un italiano su cinque, il 19%, trascorre il 15 agosto all’aria aperta, gustandosi un picnic in qualche parco della propria città con appreso pranzo al sacco o barbecue. Il 27% invece preferisce organizzare pranzi o cene nella comodità della propria casa, in compagnia di amici e parenti. Solo il 4% della popolazione invece potrà permettersi il lusso di sedere in ristoranti o agriturismi, mentre oltre  il 30% non festeggerà affatto.

Le evidenze parlano chiaro, il Ferragosto è all’insegna del risparmio. I ristoranti non conosco un affluire consistente (colpa dei cari prezzi?) mentre se la passano un pochino meglio gli agriturismi, mete preferite dagli amanti della cucina regionale e luoghi perfetti per coniugare buona tavola e attività all’aria aperta come il tiro con l’arco, il trekking e l’equitazione.

Come sottolinea la Coldiretti infatti il Ferragosto italiano è all’insegna dei sapori tradizionali, che abbonderanno sulle tavole: “Dalla caponata di melanzane tipicamente siciliana alle frittole di maiale calabresi, dalla pastasciutta al sugo di papera che sono un cavallo di battaglia dell’Umbria agli zitoni di ferragosto tipica pasta caratteristica della Costiera Amalfitana condita con pomodori freschi e secchi, dal coniglio all’ischitana tipico dell’Isola del Golfo di Napoli alle lumache di Belluno” .

Piatti e prelibatezze in perfetta linea con il Ferragosto, che nasce da un’antica festa pagana delle campagne (Feriae Augusti), dedicata alla raccolta dei cereali ed ai momenti di prosperità dovuti alla loro abbondanza.

Francesca RIGGIO