Riforma ammortizzatori sociali: Calderone scrive a Giovannini

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A seguito delle anticipazioni sulla bozza della riforma degli ammortizzatori sociali, Marina Calderone, presidente del Cup, ha inviato una lettera ad Enrico Giovannini, ministro del Lavoro.

La questione che la presidente del Comitato unitario professioni ha voluto affrontare rivolgendosi direttamente al ministro riguarda i criteri di accesso per la cassa di integrazione in deroga, che, stando alle indiscrezioni trapelate, lascerebbe fuori i datori di lavoro non imprenditori, tra i quali rientrerebbero i titolari di studi professionali.

Per questo motivo, Calderone ha voluto ricordare a Giovannini che i professionisti italiani sono da sempre in prima linea per affrontare le conseguenze della crisi economica tuttora in corso, assistendo aziende e cittadini nei loro adempimenti.
Ricordando che i 27 ordini professionali esistenti producono in Italia un volume d’affari un volume d’affari complessivo pari a 196 miliardi di euro, Marina Calderone ha scritto: “Non si comprende come si possa sacrificare questa consistente fetta del mondo produttivo italiano, reintroducendo un’anacronistica distinzione tra ‘imprese’ e ‘datori di lavoro’, in un momento in cui ci sarebbe bisogno, così come è già avvenuto in passato, di misure che aiutino tutte le componenti della società che contribuiscono al mantenimento e alla crescita del Paese. Si è consapevoli che le ristrettezze del bilancio statale imponevano una rivisitazione dei criteri di assegnazioni del meccanismo di cassa integrazione in deroga. Ma è inaccettabile la revoca netta di una misura che in questi anni ha permesso, peraltro in termini percentuali minimi rispetto al mondo delle imprese, di sostenere la rete degli studi professionali soprattutto di piccole dimensioni“.

Vera MORETTI