Alemanno: appello per risolvere il caos Tasi

Tasi

Tra gli argomenti “caldi” che in questi giorni tengono banco per la stampa specializzata e non, c’è sicuramente il caos che sta scatenando la Tasi.

Per questo motivo, Riccardo Alemanno, presidente dell’Istituto Nazionale Tributaristi, ha deciso di esprimere la sua opinione, mettendo in guardia su ciò che essa comporterà per i contribuenti: “Il peso della Tasi non sarà solo quello relativo alle aliquote che i comuni stabiliranno, ma anche quello dei costi dei calcoli se i comuni non si attrezzeranno per evitare che il contribuente debba sobbarcarsi anche questo ulteriore onere, derivante anche dal caos normativo e di programmazione del gettito”.

In realtà, il presidente dell’INT aveva già avanzato i suoi dubbi riguardo la Tasi, e in particolare sulle modalità di calcolo e di riscossione e sulla confusione che si sarebbe generata attorno al nuovo tributo/tassa.

Ha aggiunto Alemanno in proposito: “Si sarebbe dovuto modificare la Tares che già conteneva una parte destinata ai servizi indivisibili, anziché dare vita a due tasse distinte come la Tari (rifiuti) e la Tasi (servizi indivisibili), Anche le modalità di calcolo della Tasi basate sull’ imponibile dell’IMU costringeranno a nuovi calcoli che difficilmente potranno essere effettuati dall’ente locale, non solo i proprietari ma anche gli inquilini che dovranno affrontare anche questa ulteriore difficoltà, se la base di calcolo fosse rimasta collegata ai metri quadri dell’immobile, i comuni non avrebbero avuto nessuna difficoltà a gestire la compilazione dei bollettini di versamento. Con continue modifiche si crea caos e si alimentano proteste e malcontento“.

Riccardo Alemanno esorta il legislatore a considerare queste criticità prima di apportare nuove modifiche che, pur sembrando positive, non sono vantaggiose per i contribuenti, che rischiano di trovarsi schiacciati da un ulteriore aggravio dei costi: “Le modifiche vanno fatte solo contestualmente ad un cambiamento generale del sistema fiscale, mi auguro che nell’ emanare i decreti previsti dalla delega fiscale si tenga conto di ciò e che al centro ci sia il contribuente e non il calcolo ragionieristico“.

Vera MORETTI