Mobile worker, le imprese italiane risparmiano 9 miliardi

Secondo la ricerca elaborata dall’Osservatorio mobile enterprise della School of management del Politecnico di Milano, le aziende tricolori, solo nel 2014, hanno risparmiato ben 9 miliardi di euro grazie ai mobile worker, i dipendenti che lavorano su dispositivi mobili. Dai dati emerge, inoltre, che l’ecosistema legato all’utilizzo di dispositivi mobili come tablet e smartphone, nei prossimi tre anni raggiungerà un valore di 2,7 miliardi di euro, con una crescita media annua tra il 10% e il 17% rispetto ai circa 1,8 miliardi del 2013.

Lo strumento più utilizzato dalle imprese nostrane è rappresentato in assoluto dai dispositivi mobili che coprono più di due terzi del mercato. Il 91% delle aziende, infatti, utilizzano lo smartphone, e il 66% il tablet. In via di sviluppo la diffusione dei ‘phablet’ con il 19% delle imprese analizzate, e dei dispositivi indossabili con un tasso di penetrazione ancora minimo (2%).

Secondo la ricerca Nielsen commissionata da Microsoft Italia nello scorso giugno, inoltre, il 73% risulta perennemente connesso e reperibile ovunque, mentre il 42% riconosce di potere accedere in ogni momento alle informazioni di cui ha bisogno grazie ai dispositivi mobili. L’investimento in tecnologia da parte dell’azienda è ritenuto molto significativo dal 50% degli intervistati in occasione del lancio del nuovo Surface Pro 3 quest’estate, perché può semplificare la vita lavorativa (66%), aumentarne l’efficienza (60%) e consentire una migliore organizzazione del tempo (43%).

“La tecnologia ha trasformato radicalmente il nostro modo di vivere e di lavorare – ha dichiarato Carlo Purassanta, Amministratore Delegato di Microsoft Italia – ci ha resi più produttivi anche in mobilità, sempre aggiornati ed in contatto costante con la nostra rete di amici e colleghi. Oggi, di fronte ad un proliferare di strumenti tecnologici che vengono utilizzati per attività specifiche, dall’analisi di Nielsen emerge chiaramente l’esigenza di utilizzare ogni giorno un unico dispositivo che possa diventare protagonista indiscusso della vita professionale e privata delle persone. E’ questa consapevolezza che ci ha guidati nello sviluppo del nuovo Surface Pro 3, capace di riunire in un unico strumento le caratteristiche migliori del tablet e quelle di un notebook”.

Jacopo MARCHESANO