Coldiretti in difesa dell’ agroalimentare italiano

Coldiretti in difesa dell’agroalimentare italiano

Da sempre in prima linea (e non poteva essere altrimenti…) nella battaglia per la difesa dell’ agroalimentare italiano, Coldiretti ha di recente organizzato a Torino un convegno proprio per fare il punto sui costi del falso alimentare e sulle strategie per combatterlo.

Il presidente della Coldiretti, Roberto Moncalvo, è stato chiaro: per preservare il vero agroalimentare italiano da frodi e contraffazioni sono necessarie “regole chiare e soprattutto sanzioni efficaci“. Il convegno, dal titolo “Legalità, difesa e valore aggiunto per un vero agroalimentare italiano”, ha messo in luce gli innumerevoli prodotti “italian sounding” che sfruttano nomi e immagine dell’Italia ma non hanno nulla dell’ agroalimentare italiano.

Secondo Moncalvo, questi falsi dell’indotto agroalimentare italiano, insieme alla “ingerenza crescente della criminalità organizzata creano costi economici diretti, come i 14 miliardi di volume d’affari delle agromafie nel 2013 in aumento del 12% rispetto all’anno precedente, ma non solo“. Ci sono anche “i costi sociali e ambientali, quelli legati alla salute dei consumatori e alla concorrenza sleale e, non ultimo, il danno sulla fiducia e sulla reputazione del nostro settore e del nostro Paese“.

Che fare dunque? Per Moncalvo la soluzione per tutelare l’ agroalimentare italiano è semplice: leggi efficaci e pene certe. “Dall’inizio della crisi in Italia le frodi sono quadruplicate. Quello che serve è un sistema di regole semplici, ma efficaci, e pene che siano attuate e adeguate, cioè che i processi si facciano e che le sanzioni non siano solo la sospensione ma la chiusura dell’attività fraudolenta“.