I dati di Assoenologi sull’export di vino italiano

I dati di Assoenologi sull’export di vino italiano

Lo abbiamo anticipato nelle settimane scorse e adesso arrivano i dati di Assoenologi a confermarlo: l’export del vino italiano tira ancora. I numeri sono emersi in occasione dell’Assemblea generale dei soci di Assoenologi, l’organizzazione nazionale di categoria dei tecnici vitivinicoli, che ha presentato i dati sulle vendite di vino italiano nel mondo a tutto il 2014.

In sintesi – è il commento del direttore generale di Assoenologi, Giuseppe Martellifanno registrare 20,5 milioni di ettolitri venduti, il 50% dell’intera produzione italiana, per oltre 5 miliardi di euro di valore, pari a +1,4% rispetto allo stesso periodo del 2013”.

Dall’ufficio studi di Assoenologi si evidenzia come la debolezza della domanda dei mercati esteri è evidenziata dall’incremento minimo del valore medio unitario, +0,3%, da 2,48 euro/litro a 2,49. Fatto sta che nell’arco degli ultimi 5 anni il valore del vino in bottiglia ha fatto segnare una crescita costante, da 3,1 a 3,8 miliardi di euro.

Entrando nel dettaglio della distribuzione geografica dell’export, Assoenologi registra una lieve la variazione nell’Ue in termini di fatturato (+0,4%, da 2.680 a 2.692 milioni di euro), mentre i cosiddetti Paesi Terzi fanno registrare una maggiore vivacità: +2,5%, con valori che salgono da 2.361 a 2.419 milioni di euro. Riguardo ai volumi, gli incrementi sono modesti: Unione Europea a +0,6%, Paesi Terzi a +2,2%.

I dati di Assoenologi registrano anche nel Far East una crescita del valore dell’export, anche se solo di qualche decimo percentuale, ma rilevano segnali positivi in Vietnam +33,9%, Taiwan +22,1%, Singapore +13,0% e Corea del Sud +10,3%, mentre risultano deboli i grandi mercati, con il Giappone a -1,0% e la Cina a +1,2%.

Ma la parte del leone, secondo Assoenologi, la fa ancora lo spumante, che dal 2009 ha quasi raddoppiato il valore delle esportazioni. Grazie al successo del Prosecco, i volumi sono balzati nell’ultimo anno da 2 a 2,4 milioni di ettolitri, +19,7%; il valore ha seguito la stessa traiettoria da 736 a 840 milioni di euro +14,2%. Il valore medio ha invece mostrato una flessione del 4,6%, passando da 3,59 a 3,43 euro/litro.