Ocse e Camere di commercio insieme per il credito alle Pmi

Ocse e Camere di commercio insieme per il credito alle Pmi

È partita ufficialmente la collaborazione tra Camere di commercio e Ocse per supportare le imprese sul credito con la firma di un accordo ad hoc siglato ieri a Milano da Francesco Bettoni, presidente Consorzio Camerale per il Credito e la Finanza, e Sergio Arzeni, direttore dipartimento imprenditorialità, Pmi e sviluppo locale – Ocse.

L’accordo prevede per l’ Ocse la cooperazione e lo scambio di conoscenza sui nuovi strumenti finanziari per le Pmi, una maggiore discussione e partecipazione dei decisori in materia, il rafforzamento dello sforzo conoscitivo sullo sviluppo di strumenti di credito alternativi nelle imprese italiane, l’identificazione di politiche economiche rilevanti e la proposta delle buone pratiche per finanziare i bisogni delle imprese. C’è poi la disponibilità a promuovere questi studi con il coinvolgimento di ricercatori internazionali che possano focalizzare le loro tesi su questi temi.

Il credito è un elemento centrale per la competitività delle imprese ed un fattore di vulnerabilità in questo periodo di crisi – ha dichiarato Francesco Bettoni -. Questo vale particolarmente per le imprese lombarde e italiane. Le Camere di commercio, attraverso il Consorzio per il credito, aiutano le imprese con strumenti effettivi e con un orientamento verso nuove formule più innovative”.

Le imprese italiane tendono a richiedere un credito quando ormai è troppo tardi, nella speranza che arrivino nuove fatture in pagamento – ha commentato invece Sergio Arzeni -. Questo porta a difficoltà per l’impresa legate al credito e al pagamento di alti interessi. Le imprese italiane fanno un uso ancora limitato rispetto ad altri Paesi di strumenti finanziari alternativi alle banche e questo è un fattore di vulnerabilità accentuato dall’attuale crisi. Si tratta di dati confermati dal rapporto Ocse Financing SMEs and entrepreneurs 2015, che presenteremo a Washington a metà aprile e che oggi anticipiamo in Camera di commercio”.