Le critiche del notariato al ddl concorrenza

Le critiche del notariato al ddl concorrenza

Il ddl concorrenza continua ancora a far discutere le associazioni professionali. Ora, anche il notariato italiano è critico nei confronti del disegno di legge recentemente trasmesso alla Camera dei Deputati.

Secondo il notariato, il ddl concorrenza conserva tutte le criticità da tempo evidenziate, anche nella versione definitiva che contiene modifiche rispetto al testo approvato dal consiglio dei ministri lo scorso 20 febbraio.

I notai italiani continuano a sostenere la necessità di favorire la concorrenza nella competenza e non viceversa e, insieme agli altri professionisti che già si sono espressi in merito – primi fra tutti gli avvocati e i commercialisti – vogliono continuare ad essere al fianco dei cittadini e delle imprese fornendo loro la migliore esperienza professionale maturata fino ad oggi.

Peccato però che, secondo loro, le nuove norme contenute nel ddl concorrenza che intervengono su un sistema efficiente, riconosciuto come tale dalle principali organizzazioni internazionali, rischiano di aumentare gli squilibri di mercato e di indebolire un sistema di controlli e di certezza giuridica ora garantito dai pubblici registri. Un sistema sconosciuto al mondo anglosassone, caratterizzato invece da frodi di identità, ipotecarie e un altissimo contezioso giudiziario, a danno in particolare dei soggetti più vulnerabili, famiglie e consumatori.

In campo immobiliare, secondo il notariato, se il ddl concorrenza sarà approvato così come è ora, i cittadini si troveranno a pagare, oltre a un’apposita polizza assicurativa, come minimo due o più professionisti, uno per parte, per adempiere ai compiti che oggi sono svolti da uno solo, il notaio, che ha come obbligo di legge la tutela di entrambe le parti, venditore e acquirente, oltre all’interesse dell’Erario.

Il notariato sottolinea infine come, in campo societario, il ddl concorrenza apra le porte alle società anonime di tradizione anglosassone, primo veicolo per corruzione, riciclaggio, evasione fiscale e finanziamento al terrorismo senza aggiungere alcun risparmio per i cittadini, che dal 2012 non corrispondono alcun compenso ai notai per la costituzione delle società a responsabilità limitata semplificata.

Maurizio D’Errico, presidente del Consiglio Nazionale del Notariato: “Chi pensa di mettere contro notai e avvocati commette un grave errore. Il ddl concorrenza approdato in Parlamento non crea un danno o un beneficio ad una delle due categorie, ma penalizza solo i cittadini e le imprese”.