Alemanno (Int): “Proroga Unico? Necessaria”

Alemanno (Int): “Proroga Unico? Necessaria”

In questa lunga intervista (domani pubblicheremo la seconda parte) il presidente dell’Istituto Nazionale Tributaristi, Riccardo Alemanno, parla con Infoiva delle imminenti scadenze fiscali, ma non perde l’occasione di analizzare gli sviluppi della Delega fiscale e di dire la sua sul funzionamento del nostro sistema tributario…

Presidente Alemanno, siamo a pochi giorni dal 16 giugno, una delle scadenze più impegnative dell’anno per contribuenti e intermediari fiscali: quali sono le sue considerazioni?
Sicuramente la concomitanza di scadenze quali i pagamenti da Unico e gli acconti IMU e TASI, senza dimenticare le altre scadenze del 16 giugno, creano difficoltà a contribuenti e agli intermediari fiscali che li assistono. Inoltre, bisogna registrare che, anche quest’anno, nonostante le promesse, non saranno inviati al domicilio dei contribuenti gli importi relativi ai tributi locali sulla casa, per cui i cittadini che non siano in grado di gestire autonomamente i calcoli dovranno affidarsi a professionisti e Caf che ovviamente, per il loro servizio, chiederanno un corrispettivo.

Grattacapi anche sull’Unico…
Discorso a parte per i pagamenti di imposte e contributi collegati al Modello Unico, in particolare per quei contribuenti che, svolgendo un’attività di impresa o di lavoro autonomo, sono soggetti agli studi di settore. I ritardi con cui vengono forniti i programmi di calcolo nonché le modifiche normative in corso d’anno costringono da un lato l’Amministrazione finanziaria a modificare istruzioni e modelli, dall’altro obbligano i professionisti a veri e propri tour de force per riuscire a far rispettare le scadenze ai propri assistiti. Purtroppo questa situazione si ripete ogni anno.

Che fare?
Sarebbe necessario rivedere le scadenze programmate, evitando così le inevitabili proteste e le puntuali richieste di proroga.

Proprio per questo voi come Int, lei come Riccardo Alemanno e molti altri rappresentanti di professionisti e imprese avete chiesto la proroga dei pagamenti da modello Unico. Avete notizie in merito?
No, non abbiamo notizie certe, anche se da indiscrezioni pare sia già predisposta una bozza di decreto che sposta il termine ordinario al 6 luglio, con possibilità di versamento sino al 20 agosto con l’aggravio dello 0,40%.Riccardo Alemanno presidente INT

L’Italia si confermerebbe il Paese delle proroghe…
La nostra richiesta di proroga, che è assolutamente necessaria, è stata presentata per motivazioni reali e concrete anche se a malincuore, perché le proroghe sono la sconfitta di una buona programmazione e la conferma, se mai ce ne fosse bisogno, che il nostro è un sistema fiscale troppo complesso. Inoltre, come abbiamo ribadito nella lettera inviata al ministro dell’Economia e delle Finanze Padoan ed agli altri rappresentanti del MEF, è altrettanto necessario che il rinvio dei termini sia dato ora e non, come in altre occasioni, a ridosso della scadenza: ciò per il rispetto dovuto ai contribuenti e al lavoro degli intermediari fiscali, che rivestono un ruolo indispensabile per il funzionamento del rapporto fisco-contribuente.

Alemanno, lei è stato in audizione alle Commissioni finanze di Camera e Senato sulla Delega fiscale: come vede procedere la riforma del nostro sistema tributario?
Come ho avuto modo di ribadire alla Camera e al Senato, è evidente che le disposizioni della Delega fiscale da attuarsi, cito testualmente , “… per un sistema fiscale più equo, trasparente e orientato alla crescita” trovano la condivisione di tutti gli operatori del settore e dei contribuenti. Concretizzare però questi auspici è tutt’altra cosa.

Ossia?
Sono già stati emanati e approvati decreti legislativi attuativi e sono in discussione in Parlamento altri tre schemi di decreto collegati alla Delega fiscale e sicuramente ciascuno contiene norme condivisibili, ma, cosa ribadita durante le audizioni, non è stata ancora data la giusta attenzione ai problemi delle micro aziende del commercio e dell’artigianato nonché al mondo del lavoro autonomo.

Perché?
Molti provvedimenti varati dal Consiglio dei Ministri incentrano l’attenzione sulla grande o grandissima impresa; ciò è positivo ma limitato e non riesce a creare quel clima generale di fiducia necessario per attuare una riforma così complessa come quella del nostro sistema fiscale. Comprendo la necessità del fare, ma alcuni cambiamenti come quelli relativi all’utilizzo dei sistemi informatici e della telematica devono avere un periodo di applicazione tale per cui anche le aziende meno strutturate non abbiano a soffrire di queste innovazioni anziché trarne beneficio. Nella Delega fiscale si stanno attuando norme per dare all’Amministrazione finanziaria un ruolo di “consulente” e non solo di controllore del contribuente, anche in questo caso però prima degli annunci bisognerebbe individuare all’interno degli uffici delegati le professionalità in grado di dare risposte rapide e certe ai contribuenti, alle imprese interne ed a quelle esterne che volessero investire nel nostro Paese.

(continua)