Bilancio del Cndcec approvato all’unanimità

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Durante l’Assemblea svoltasi il primo luglio a Roma presso la sede del Coni è stato approvato all’unanimità il bilancio consuntivo 2014 del Consiglio nazionale dei Dottori commercialisti e degli Esperti contabili da parte dei rappresentanti degli Ordini territoriali.

La tradizione vuole che anche i presidenti e i vicepresidenti degli organi locali partecipino attivamente ai processi di approvazione dei conti dell’organo nazionale, con particolare riferimento al bilancio preventivo e consuntivo.

La giornata di lavori è iniziata con la lunga relazione di Gerardo Longobardi, presidente dei commercialisti italiani, sull’attività svolta dal Consiglio nazionale.
L’Assemblea ha anche offerto lo spunto per un confronto tra rappresentanti nazionali e locali al fine di tracciare insieme la traiettoria verso cui indirizzare il lavoro futuro.

Longobardi ha dichiarato: “È stato un anno difficile perché abbiamo dovuto rimettere in moto una macchina complessa come il Consiglio nazionale, amalgamare una squadra di governo, riannodare i fili interrotti di necessarie relazioni istituzionali, riconquistare spazio nei numerosi dibattiti sulle questioni di nostro interesse. E’ stata un’attività frenetica per la ferma volontà di riconquistare alla nostra professione gli spazi perduti, per riportare la voce dei commercialisti al centro dei dibattiti, per non far mai mancare il nostro apporto ai tavoli di discussione”.

Il lavoro effettuato dal Consiglio è stato rivolto anche all’adeguamento dei Regolamenti della professione alle disposizioni normative dettate dalla riforma delle professioni, deliberando quelli per la funzione disciplinare, la formazione professionale continua ed il tirocinio.

Longobardi è poi passato ad analizzare i progetti strutturali a cui il Consiglio si è dedicato: le Scuole di alta formazione per la specializzazione degli iscritti e la Rete del valore per gli studi professionali.

Siamo impegnati nell’elaborazione di progetti strutturali di sostegno allo sviluppo della professione. Le Saf daranno agli iscritti, soprattutto a quelli più giovani, la possibilità di conseguire, nelle materie di competenza ed in quelle più innovative, una preparazione tale da accedere a nuove ed ampie opportunità di affermazione professionale per non vivere più quasi esclusivamente di contabilità e dichiarazioni fiscali. Per questo motivo, in futuro chiederemo al legislatore di prevedere normativamente tali specializzazioni nel nostro ordinamento professionale, quando verrà riformato”.

Alla stessa esigenza di sostegno ed ampliamento delle competenze risponde il progetto Rete del Valore che parte dal limite rappresentato dalla ridotta dimensione degli studi professionali, dei commercialisti in particolare.

Con tale progetto si intende promuovere l’integrazione nell’offerta dei servizi, da quelli core a quelli meno caratteristici, dello studio del commercialista in modo da esaltarne le performance ed assicurare alla clientela i servizi richiesti. Credo che non esista progetto più strutturale per l’utilizzo dell’avanzo di gestione. A tale proposito, ringrazio i sindacati e alcuni Ordini territoriali per i suggerimenti che ci hanno dato. Su una cosa ci troviamo d’accordo: l’avanzo deve essere restituito agli iscritti non già in forma monetaria, ma con erogazioni di servizi e di utilità, anche e non solo attraverso gli Ordini territoriali”.

Per quanto riguarda il tema della razionalizzazione della struttura delle società partecipate dal Consiglio nazionale, Longobardi ha sottolineato non solo l’eliminazione di un collegio sindacale e la riduzione del numero dei componenti del nuovo cda da 5 a 3, ma anche rassicurato che “abbiamo rinunciato alla scatola “registro revisori”, ma non al suo contenuto. Vi assicuro che faremo di tutto per portare a casa il Registro dei revisori”.

Altro tema importante è stato l’impatto delle nuova geografia giudiziaria sugli Ordini territoriali dei commercialisti. “Sul punto, il Consiglio nazionale ha lavorato con attenzione e circospezione, come noto ai rappresentanti degli Ordini interessati. E l’occasione si è presentata con le elezioni che si sono tenute di recente presso il commissariato Ordine di Castrovillari. In quell’occasione il commissario ha predisposto le liste senza tener conto degli iscritti del sopprimendo Ordine limitrofo di Rossano Calabro. E tale comportamento, ben noto a questo Consiglio, è stato implicitamente avallato dal Ministero della Giustizia. Ciò posto, se da un lato esistono segnali diretti e indiretti che militano a favore dell’esistenza in vita almeno sino al 31 dicembre 2016 di Ordini che già lo scorso anno dovevano considerarsi cancellati, credo che sia difficile mantenere inalterato l’attuale assetto territoriale dei nostri Ordini, salvo eventuali proroghe, disposte ex lege, degli Ordini stessi, oltre il 31 dicembre 2016”.

Parlando dell’interlocuzione istituzionale, i commercialisti hanno lavorato per riannodare i rapporti persi ed accreditarsi come imprescindibili interlocutori per tutte le tematiche economiche, fornendo idee e soluzioni, non mancando i numerosi appuntamenti istituzionali, soprattutto quelli con il Parlamento dove spesso vengono ascoltati nel corso del procedimento legislativo.

Non abbiamo mai fatto mancare il nostro apporto in particolare sui temi sensibili per la professione e così abbiamo rappresentato al Parlamento, al Mef e all’Agenzia delle Entrate la necessità di rendere l’applicazione delle norme, soprattutto quelle fiscali, meno onerosa per cittadini e professionisti che con il loro lavoro garantiscono il funzionamento del sistema fiscale. Noi commercialisti sosteniamo con forza il processo di semplificazione del fisco e siamo favorevoli alle innovazioni, come la fatturazione elettronica e l’operazione 730 precompilato, ma non possiamo fare a meno di sottolineare alcuni elementi di forte criticità che il CN ha subito segnalato nelle sedi istituzionali in cui è stato audito. Continueremo a batterci affinché tale disciplina, unica nel panorama tributario, venga abrogata, facendoci parte attiva in un futuro incidente costituzionale, supportando i colleghi raggiunti da provvedimenti sanzionatori, approntando dei modelli di ricorso con l’ausilio di insigni costituzionalisti e tributaristi”.

Dopo l’intervento del presidente, sono intervenuti il tesoriere Roberto Cunsolo che ha illustrato il bilancio consuntivo 2014; il segretario Achille Coppola sul piano delle performance del Consiglio nazionale, e il consigliere delegato alla Tariffa Giorgio Luchetta, che ha illustrato il software per la predisposizione del mandato professionale, disponibile gratuitamente per tutti i commercialisti.

La seconda parte della giornata è stata dedicata ai presidenti locali, che hanno dimostrato di apprezzare l’utilizzo dell’avanzo di gestione per la realizzazione di progetti strutturali a favore degli iscritti e degli Ordini territoriali, sottolineando al contempo l’importanza di temi vecchi e nuovi: riforma dell’ordinamento professionale, Registro dei revisori, proroga del mandato del Consiglio nazionale, esercizio abusivo della professione, accesso ai bandi comunitari per i professionisti.

L’Assemblea si è conclusa con l’arrivederci del presidente Longobardi a Milano dove, dal 15 al 17 ottobre, si svolgerà il congresso nazionale dei commercialisti “Semplificare per crescere. I commercialisti energia per lo sviluppo”.

Vera MORETTI