Bulgheroni (Confassociazioni) sulla riforma della giustizia civile

Bulgheroni (Confassociazioni) sulla riforma della giustizia civile

Il vicepresidente di Confassociazioni, Mario Bulgheroni, interviene nel dibattito sulla riforma della giustizia civile: “Standardizzare la giustizia civile senza sconvolgere l’impianto normativo esistente è l’uovo di Colombo. Attraverso procedure elaborate da commissioni composte da consulenti professionali dei Tribunali è possibile produrre vantaggi di carattere economico cospicui per la Pa, evitare passaggi farraginosi e inutili, rendere più rapida la risoluzione delle pratiche. Ed è per questo che abbiamo proposto al Ministro della Giustizia, Andrea Orlando, il nostro apporto professionale”, scrive Bulgheroni in una nota.

La nostra Confederazione, che ad oggi conta 201 associazioni professionali con più di 350mila professionisti iscritti non organizzati in ordini e collegi di cui alla Legge 4/2013 e al D.Lgs 206/07 – prosegue Bulgheroni, che è anche Presidente dell’AVI, Associazione Professionale Esperti Visuristi Italiani – può concretamente contribuire al miglioramento del funzionamento della Giustizia Civile con la standardizzazione, all’interno dell’impianto normativo esistente, delle procedure esecutive, fallimentari e civili, inerente i trasferimenti immobiliari. In tal modo si verrebbe a creare un iter operativo comune, più rapido, più efficiente e senza alcun costo, in tutti i Tribunali, liberando all’interno degli stessi, risorse in termini di tempo, sia per i Magistrati sia per le Cancellerie”.

La richiesta al Ministro – prosegue ancora il vice presidente di Confassociazioniguarda alla possibilità concreta di istituire presso la sede del Ministero una Commissione di Lavoro, possibilmente guidata da un delegato interno, formata da una selezione di professionisti che, oltre a seguire i Giudici delle esecuzioni immobiliari, Giudici Delegati ai fallimenti e Giudici Civili (custodi giudiziari, curatori, esperti visuristi, CTU, avvocati) possono emanare una linea guida operativa comune per tutti i Tribunali. In tal modo si andrebbe a ridurre anche la generale confusione in cui versa il cittadino che, approcciando superficialmente questi ambiti, si scontra molto spesso con spiacevoli sorprese”.

Con il supporto della mia personale esperienza di Presidente dell’AVI e di Vice Presidente di Confassociazioni – conclude Bulgheronisono certo che tutti noi professionisti, dialogando costantemente, possiamo raggiungere il nostro grande, strategico, obiettivo comune: contribuire in modo fattivo al progresso del nostro Paese”.