Ecco le mete dove si può fare business

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E’ stata resa nota da Aice, Associazione italiana commercio estero Confcommercio, in collaborazione con l’Università Cattolica, la nuova edizione dell’Indicatore di Business Attractiveness (IBA) che ha l’obiettivo di fornire alle aziende italiane, in particolare alle pmi, uno strumento sintetico e di facile lettura per valutare nuove opportunità d’affari sui mercati internazionali, con riferimento alle opportunità di carattere commerciale.

Ciò significa che, grazie a questo particolare indice, è possibile sapere quali sono le mete verso sui il commercio estero italiano può dirigersi, per stringere interessanti collaborazioni e fare una prima scrematura delle destinazioni del proprio business.

Questo è basilare per le piccole e medie imprese, che hanno un capitale limitato da investire nell’export e che, dunque, necessitano di ottimizzare tempi e denaro.

Scorrendo, dunque, questa speciale classifica, si scopre che, rispetto allo scorso anno, nella prima classe di paesi più appetibili il Regno Unito ha guadagnato 2 posizioni, Singapore ha guadagnato una posizione.

Tra le sorprese negative, e sicuramente inaspettate, c’è l’uscita, dalle prime dieci, della Cina, che scivola all’11 posto, mentre salgono la Svizzera (6°) e si riaffacciano nelle prime posizioni Paesi Bassi (7°) e Irlanda (8°); cala di cinque posti la Spagna (9°). Chiude la Top Ten il Belgio (10°), mentre in testa si conferma la Germania, con gli Stati Uniti sempre al secondo posto.

Tra i Paesi che guadagnano più posizioni da segnalare l’Australia (ora 19° con un balzo di 23 posti), il Cile (che si piazza 33esimo guadagnando 28 posizioni), la Thailandia (che sale alla posizione 26 e fa registrare un +13 rispetto allo scorso anno) e l‘Indonesia, (che guadagna in un anno 18 posizioni e si inserisce al 55simo posto).

Fra i primi venti paesi resta consolidata la posizione di alcune economie del Golfo Persico: gli Emirati Arabi e l’Arabia Saudita; il Qatar balza di nove posizioni e si colloca al 29° posto.
Per quanto riguarda gli altri Paesi Bric, non sorprende il crollo della Russia (-13 posizioni) che rispecchia la situazione economica negativa fatta registrare dal Paese nell’ultimo periodo.

Brasile e India registrano lievi oscillazioni piazzandosi rispettivamente al 35simo e 25esimo posto.

Vera MORETTI