Confassociazioni e la ricetta per trovare il lavoro

Confassociazioni e la ricetta per trovare il lavoro

Ha le idee molto chiare, e le esprime in una nota, Salvo Iavarone, presidente della costola International di Confassociazioni: “La ricetta per trovare il lavoro c’è. E ne parleremo durante il focus del 27 novembre prossimo che Confassociazioni International ha organizzato in collaborazione con Andis-Campania, voluto per analizzare il rapporto tra i giovani e il mondo del lavoro sia dal punto di vista scolastico sia da quello aziendale”.

All’appuntamento di venerdì 27 novembre (Camera di Commercio di Napoli, Sala Parlamentino, a partire dalle 10.30) parteciperanno l’editorialista del Corriere della Sera Roger Abravanel, il presidente di Confassociazioni International, Salvo Iavarone, Maria Salerno, commissario della Camera di Commercio, Vincenzo De Luca, presidente della Regione Campania, Luisa Franzese, direttore generale ufficio scolastico regionale, Paolo Scudieri, presidente Adler Group e Paolino Marotta, Presidente dell’Associazione Nazionale Dirigenti Scolastici.

Invitare Roger Abravanel, vero maestro su questi argomenti, a parlare del suo quarto saggio La Ricreazione è finita. Scegliere la scuola, trovare il lavoro – ha continuato il presidente di Confassociazioni Internationalrappresenta il giusto anello di congiunzione tra queste due realtà così vicine eppure così scisse. Noi siamo convinti da tempo che l’intersezione tra il mondo della scuola e dell’università, il mondo formativo in generale e il sistema del lavoro sia assolutamente migliorabile. Molti giovani escono dalle università ben indottrinati ma abbastanza estranei ai meccanismi del lavoro”.

Non è mancato, naturalmente, il commento di Roger Abravanel all’iniziativa di Confassociazioni: “La disoccupazione giovanile nel nostro Paese ha cause ben più profonde e lontane della crisi economica. Il problema è che i ragazzi italiani non sono preparati al lavoro del ventunesimo secolo. Quello che i datori di lavoro cercano oggi nei giovani è molto diverso da ciò che volevano cinquant’anni fa”.

E’ necessario formare competenze del XXI secolo – ha concluso Abravanel -, cioè avere spirito critico, risolvere problemi e impegnarsi a fondo, innovare e migliorare, comunicare e interagire, soprattutto in team. Queste abilità rappresentano una nuova dimensione di cultura e sono richieste dalle aziende capaci di affrontare le sfide di questo secolo, quelle che offrono la maggior parte dei posti di lavoro”.