La lunga marcia delle fonti rinnovabili

La lunga marcia delle fonti rinnovabili

Le fonti rinnovabili nel 2014 hanno prodotto il 23% dell’energia elettrica necessaria a soddisfare il fabbisogno di energia a livello mondiale. Tra le fonti maggiormente utilizzate, secondo i dati contenuti nel Renewable Energy Report – studio dell’Energy Strategy Group del Politecnico di Milano -, il 73,6% è composto dall’idroelettrico, ma in costante crescita ci sono anche i pesi dell’eolico (oltre il 13%) e delle biomasse (8%). L’incremento dell’incidenza delle fonti rinnovabili (che nel 2014 tocca quota 1,7 TH da 1 TH del 2007) è dovuto principalmente alla crescita del settore fotovoltaico.

È quanto emerge dall’Osservatorio per le energie rinnovabili realizzato dalla Fondazione Silvio Tronchetti Provera in collaborazione con Innovhub SSI, azienda speciale della Camera di Commercio di Milano, e analizzato nei giorni scorsi durante il convegno “Energie rinnovabili, efficienza energetica, quale futuro”.

Nel 2014 – secondo quanto emerge dal rapporto – gli investimenti a livello globale per la realizzazione di nuovi impianti da fonti rinnovabili hanno toccato quota 235 miliardi di euro, tornando ai livelli record del 2011 e invertendo così il trend negativo registrato negli ultimi due anni.

Ad aggiudicarsi il primato degli investimenti green nel 2014 è l’Asia che, con i suoi 115 miliardi di euro investiti in energia rinnovabile, rappresenta quasi il 50% del mercato, seguita dall’America con il 24% e dall’Europa con il 23%. L’Africa, pur posizionandosi all’ultimo posto nel panorama mondiale, è invece l’area geografica che registra la crescita più significativa dell’utilizzo di fonti rinnovabili, passando da 1 a 10 miliardi di euro investiti.

In Italia oltre il 40% dell’energia prodotta proviene da fonti rinnovabili: la crescita della produzione da rinnovabili è passata, infatti, dal 29% del totale nel 2011 al 45% nel 2014. Tale risultato è influenzato in maniera significativa dalla componente delle rinnovabili non programmabili (fotovoltaico ed eolico), quasi raddoppiate dal 7,3% del totale alla fine del 2011 a circa il 14% alla fine del 2014.

Tra le fonti maggiormente programmabili – ovvero quelle che possono essere prodotte in base alla richiesta di energia – è raddoppiato (dal 3,8% al 7,6%) il peso delle biomasse ed è cresciuto del 35% il peso dell’idroelettrico, mentre è rimasto pressoché costante (in assenza di nuove installazioni) il geotermico. Escludendo l’incidenza dell’idroelettrico, la produzione di energia proveniente dalle cosiddette “nuove rinnovabili” è passata dal 13% del 2011 all’attuale 23,4%.

Il volume d’affari generato in Italia dalle fonti rinnovabili è pari a circa 7 miliardi di euro. Di tale cifra, la componente principale è rappresentata dai ricavi generati dalla vendita di energia (46,9% del totale), seguita dal mercato “primario”, ossia quello composto dalle nuove istallazioni (fotovoltaico, biomasse e idroelettrico).

Nel primo semestre 2015, le rinnovabili nel mondo hanno prodotto complessivamente il 24% dell’energia elettrica (23% nel 2014) e gli investimenti per la realizzazione di impianti alimentati da fonti rinnovabili hanno superato la soglia dei 170 miliardi di euro. Un dato positivo che fa ben sperare per il superamento dei 235 miliardi di euro di investimenti realizzati complessivamente nel 2014.

Quanto al solo mercato italiano, dai dati relativi ai primi sei mesi del 2015 si evince che la produzione di energie rinnovabili rappresenta il 43,3% dell’elettricità totale generata nel Paese. Tale dato, in leggero calo rispetto al 45% del 2014, è però poco significativo in quanto non include i mesi di luglio e agosto, quando il settore fotovoltaico sostiene in modo significativo la domanda di energia elettrica.

Riguardo, invece, le singole fonti rinnovabili in Italia, nel primo semestre 2015 sono stati installati 128 MW di nuovi impianti fotovoltaici (pari a circa 243 milioni di euro di investimenti), 190 MW di impianti eolici (pari a circa 340 milioni di investimenti ) e 54 MW di nuova potenza installata nell’idroelettrico (pari a circa 215 milioni di investimenti). Dati in linea con il buon andamento registrato nel 2014 in Italia da queste fonti rinnovabili (circa 560 MW di installato).