L’ e-commerce è donna

L’ e-commerce è donna

Le donne sono i più potenti decisori d’acquisto che esistano e sono in grado di determinare non solo le sorti di un prodotto, ma anche di interi trend economici, come per esempio l’ e-commerce.

Una prova in questo senso arriva da uno studio americano, Marketing to Women 2016, realizzato dai riceratori di Fluent sulla base delle abitudini di acquisto di 1500 donne americane altamente digitalizzate e in confidenza con e-commerce e dintorni.

Stando ai risultati della ricerca, il 72% delle donne che ha autorizzato la ricezione di informazioni commerciali via mobile, il 71% di quelle che seguono determinati brand sulle loro pagine istituzionali sui social media e il 53% delle donne iscritte a newsletter informative su prodotti di vario genere, affermano di essere molto propense all’acquisto tramite e-commerce.

Il fatto che queste donne digitali “ingaggiate” abbiano un’attitudine positiva nei confronti dell’ e-commerce è dato dal raffronto con le donne e gli altri media diversi da internet. Solo il 41% di loro è spinta all’acquisto da quanto visto in televisione, il 35% di riceve messaggi dalla carta stampata e solo il 26% di chi segue cartellonistica e radio.

Dallo studio emerge anche una conferma di quanto abbiamo scritto qualche giorno fa: il crescente peso del cosiddetto m-commerce, ossia l’acquisto online tramite dispositivi mobile, sul totale dell’ e-commerce. Con ampi margini di miglioramento. Se, infatti, più del 55% del campione sostiene di avere sul proprio smartphone una o più app per lo shopping, ben il 76% di queste donne le utilizza non per acquisti ma per visualizzare prodotti e confrontare le offerte.

Naturalmente giocano un ruolo chiave in questo processo i social network, Facebook in primis: il 77% delle intervistate lo ritiene il canale principale per informarsi su brand, sconti e offerte. In questo modo, l’offerta social completa in un certo senso il panorama digital che spinge le donne all’ e-commerce, ma il loro potere potrà diventare davvero importante se riusciranno a rinforzare il ruolo e la funzione del digital marketing in modo da rendere le offerte e la comunicazione dell’acquisto sempre più un’esperienza unica e personalizzata sulle aspettative della cliente.

Non a caso, rilevano i ricercatori di Fluent, le donne costituiscono da sole l’85% della spesa consumer, per un giro d’affari di settemila miliardi di dollari. Intercettarne i gusti e le abitudini di consumo indirizzandole verso l’ e-commerce è una sfida che può portare benefici planetari.