Mercato immobiliare, un 2016 di attesa

Mercato immobiliare, un 2016 di attesa

Abbiamo parlato nei giorni scorsi e nei mesi scorsi della crisi pesantissima che ha colpito il settore dell’edilizia. Una crisi che ha radici lontane e che nemmeno la timida ripresa del mercato immobiliare riesce a mitigare.

A seguito della presentazione da parte di Nomisma dell’Osservatorio Immobiliare relativo al I semestre 2016, che analizza l’andamento di 13 grandi città, anche Casa.it ha pubblicato uno studio sul mercato immobiliare residenziale, che analizza l’andamento a livello nazionale e regionale sia sul fronte della domanda sia dei prezzi, evidenziando che cosa cercano gli italiani e le prospettive per il 2016.

Secondo l’Osservatorio di Casa.it sul mercato immobiliare residenziale italiano, nel I semestre 2016, rispetto all’inizio dell’anno, se da un lato la domanda di abitazioni è aumentata del 2,6%, dall’altro si registra una stabilizzazione dei prezzi degli immobili residenziali in offerta sul mercato (-0,1%), con il valore medio di vendita al metro quadro pari a circa 2.010 euro.

Rimane, invece, ancora alta la forbice dei prezzi fra i valori di chi vende e quelli proposti dai potenziali acquirenti, soprattutto nelle città di provincia rispetto ai principali comuni capoluogo. Si riduce però l’ampiezza: in percentuale, lo scarto fra i due valori a giugno 2016 è del 10,3%, in miglioramento rispetto a giugno 2015 (12,2%).

Sul fronte della domanda nel mercato immobiliare residenziale, dall’analisi di Casa.it sui primi sei mesi dell’anno, emerge una crescita superiore alla media nazionale in tutti i capoluoghi di regione, con punta maggiore nella città di Bologna (+5,9%), seguita da Firenze, Genova e Roma, tutte con +5,7%.

Sempre per quanto riguarda la domanda, sul mercato immobiliare residenziale gli italiani cercano prevalentemente bilocali (29%) e trilocali (26%) situati in zone semicentrali o periferiche e sono disposti a investire, in media, circa 161mila euro, con un range che va, prendendo come riferimento i capoluoghi di regione, dai 71.500 euro di Campobasso ai 253.500 di Milano.

Per quanto riguarda i prezzi degli immobili residenziali in offerta sul mercato immobiliare, se rispetto a gennaio 2016 sono rimasti stabili, confrontando il dato con lo stesso periodo dello scorso anno il calo è dell’1,6% e di ben il 15,3% se rapportato a dieci anni fa.

Tra le città capoluogo di regione, segno positivo per Napoli (+1,1%), Firenze (+0,8%), Trento (+0,7%) e, seppur in misura minore, Torino (+0,2%). Al contrario, le città che hanno sofferto maggiormente, sono Catanzaro (-2,7%), Potenza (-2,6%), Campobasso (-2,4%) e Aosta (-2,3%). I capoluoghi in cui si registra il prezzo a metro quadro più “economico” sono, nell’ordine, Catanzaro (1.220 euro/mq), Perugia (1.460 euro/mq), Campobasso (1.600 euro/mq) e Potenza (1.620 euro/mq). Al contrario, le più care sono Milano (3.880 euro/mq) e Roma (3.580 euro/mq), seguite da Venezia (3.430 euro/mq) e Firenze (3.350 euro/mq).

Un 2016 conservativo, sul mercato immobiliare residenziale, come conferma Alessandro Ghisolfi, Responsabile del Centro Studi Casa.it: “Se le stime per il 2016 erano a inizio anno molto positive, negli ultimi due mesi, tuttavia, la spinta propulsiva sembra aver perso brillantezza, proprio nel periodo in cui storicamente il mercato immobiliare ha sempre dato le migliori performance. Sulle decisioni di acquisto pesa nuovamente il clima di incertezza generale che rimane di sfondo alle evoluzioni del mercato. Incertezza particolarmente legata alle vicende politico-economiche, non solo del nostro Paese ma internazionali, come Brexit. In sostanza si stanno rivedendo le previsioni che parlavano di un 2016 come dell’anno della definitiva ripresa del mercato. Probabilmente non sarà così e si dovrà attendere ancora prima di avere la certezza di essere definitivamente usciti da una fase di ciclo non positiva”.