Mutui: 2016 ancora buono, ma occhio alla Brexit

Mutui: 2016 ancora buono, ma occhio alla Brexit

Le gravi difficoltà in cui versa il settore dell’edilizia in Italia non traggono vantaggio dal positivo andamento del mercato immobiliare, almeno sul fronte di mutui, che si registra in questo 2016.

Le erogazioni dei mutui, infatti, hanno fatto registrare aumenti importanti, testimoniati dalle analisi dell’Ufficio Studi del Gruppo Tecnocasa, secondo le quali, nel primo trimestre 2016, le famiglie italiane hanno ricevuto finanziamenti per mutui per 11.003 milioni di euro: +55% rispetto al primo trimestre 2015, +3.904,7 milioni in controvalore di euro.

Nello specifico, le tendenze sul mercato dei mutui sono state le seguenti:

  • incremento dei finanziamenti in tutte le macroaree: spicca il Sud Italia, con un +70,7%, mentre il Nord-Ovest si conferma la macroarea dove si eroga di più;
  • ticket medio in aumento a 109.500 euro (+1,4% rispetto al primo trimestre 2015);
  • tasso di riferimento Bce alla quotazione minima di sempre (0% a marzo 2016);
  • tasso Euribor (3 mesi) dal +0,20% del 2013/2014, nel 2015 va sottozero e oggi è a -0,27% (quotazione di giugno 2016);
  • Eurirs (25 anni): 1,12% a marzo 2016, scende sotto quota 1% a giugno 2016.

Secondo le rilevazioni di Tecnocasa, Si avvertono i primi, ma comunque timidi, segnali di rallentamento della crescita iniziata ormai due anni fa e, sulla situazione dei mutui in Italia, potrebbe avere una influenza anche la Brexit, nonostante adesso sia ancora molto presto per trarre delle conclusioni.

In ogni caso l’offerta continuerà a essere interessante e, con tutte le cautele del caso, le banche erogheranno maggiormente mutui rispetto al passato. Oltretutto, i principali indici di riferimento dei tassi sono ancora a livelli molto bassi, fatto che riduce il costo dei finanziamenti e crea nuove opportunità per il mercato e le famiglie.