Contro la crisi vincono le piccole imprese

Contro la crisi vincono le piccole imprese

Le imprese? Meglio se Pmi e se fanno del made in Italy il loro business principale: sono infatti questi i due fattori vincenti per resistere alla crisi. È il dato che emerge dal rapporto Dati cumulativi di 2.060 imprese italiane, pubblicato dall’Ufficio Studi di Mediobanca, secondo il quale dal 2008 al 2015 i fatturati delle aziende italiane sono scesi del 4,2%, sia nel pubblico (-9,2%), sia nel privato (-2,8%). Unici segni più, appunto, le piccole e medie imprese (+6,9%) e il made in Italy (+1%).

Il rapporto di Mediobanca sottolinea come, nel suo complesso, l’industria italiana abbia cominciato a intravedere la ripresa economica, anche se le vendite del 2015 sono risultate ancora in calo dell’1,3%,

Meglio la redditività delle imprese italiane, con un margine operativo netto a +8,3%, grazie soprattutto alla spinta del manifatturiero (+15,7%) trainato dalla crescita di Fca. Le imprese private battono quelle pubbliche, che hanno subito un pesante contraccolpo dal crollo del costo del petrolio (-20,2%).

Nonostante sia calato l’export delle italiane (+0,5% dal +3,1% del 2014), il vero punto debole rimane la domanda interna (-2,2%), anche se migliore rispetto a quella del 2014 (-3,7%). Le imprese del manifatturiero hanno invece fatto segnare un +3,4% nelle vendite.

Il settore manifatturiero si è mostrato brillante anche sul fronte della competitività, cresciuta per il secondo anno consecutivo del 3,6%, grazie soprattutto all’aumento della produttività (+6%) superiore alla crescita del costo del lavoro (+2,8%). Un risultato raggiunto con il taglio dell’occupazione (-0,6%) e con maggiori investimenti (+4,8%).

Venendo alla grande capacità di reazione delle piccole e medie imprese e di quelle del made in Italy, queste hanno fatto registrare una crescita del fatturato rispettivamente del 6,9% e dell’1%. Un risultato che ha avuto come rovescio della medaglia il fattore occupazionale: -8% di operai e -1,4% di impiegati. I cali sono stati più sensibili nelle imprese del manifatturiero sono stati i più colpiti, con una diminuzione degli operai del 12,3% sul 2008, mentre hanno retto quadri e impiegati (+0,3%).