Il design italiano nel mondo

Il design italiano nel mondo

La Camera di commercio di Milano, in collaborazione con Promos, azienda speciale per le Attività Internazionali, ha stilato la mappa “Il design italiano nel mondo – Italian design in the world”, che individua i maggiori mercati, quelli emergenti e le imprese che operano nel settore del design (clicca qui per scaricarla).

Un export da 20,7 miliardi in un anno. È il valore raggiunto dall’Italia nel campo del design nel 2015 tra arredamento, illuminazione, articoli in porcellana e ceramica e gioielleria, +6,6% rispetto all’anno precedente. In particolare sono aumentate le esportazioni di mobili per cucine (+10%), di arredo domestico, parti di mobili e sedie (+9%) e di gioielleria (+8%).

I 3 maggiori partner italiani sono Francia (13%), Svizzera (9,3%), Germania (9,2%). Quelli emergenti Messico (+46,3%), Cina (+35%) e Arabia Saudita (+22,3%). Ma tra le prime 20 destinazioni del design italiano compaiono anche Stati Uniti, Canada, Giappone e Australia.

E se la Francia è il principale partner per quasi tutti i prodotti, i mobili d’ufficio vanno anche in Arabia Saudita, le cucine negli Stati Uniti e in Russia, i materassi in Germania e Polonia, l’arredo domestico negli Stati Uniti, le poltrone, i divani e le parti di mobili nel Regno Unito, le apparecchiature per l’illuminazione, i prodotti in porcellana e vetro, le sedie e l’arredo esterno in Germania, la gioielleria, bigiotteria e le pietre preziose in Svizzera, Emirati Arabi Uniti e Hong Kong

Ai primi posti in Italia per imprese del design: nel manifatturiero Monza e Brianza (6,4%), Milano (5,1%) e Treviso (4,6%); nel commercio Roma (8,9%), Napoli (8,6%), Milano (5,3%); nella progettazione di design Milano (9,8%), Torino (6,9%), Roma (5,2%).

Variegata la geografia di destinazione del design italiano. Nei mobili d’ufficio tra le prime 20 destinazioni spiccano per crescita Australia (+164%), Giappone (+43,9%), Canada (+38,8%), nei mobili per cucine Singapore (+367,7%), Emirati Arabi Uniti (+55%), Israele (+50,4%), nei materassi Ungheria (+231,4%), Emirati Arabi Uniti (+87,9%), Austria (+38%), nell’arredo domestico Cina (+104,4%) Emirati Arabi Uniti (+46,2%), Australia (+45,7%), nelle sedie Emirati Arabi Uniti (+46,6%), Arabia Saudita (+71,1%) Corea del Sud (+56,9%), in poltrone e divani Corea del Sud (+106,7%), Hong Kong (+43,2%) e Cina (+41,6%), in parti e accessori per mobili Danimarca (+30,5%), Canada (+28,7%) e Spagna (+21,6%), in arredo esterno Emirati Arabi Uniti (+71%), Spagna (+28,7%) e Canada (+26,7%), in apparecchiature per l’illuminazione Slovacchia (+67,6%), Emirati Arabi Uniti (+32,5%) e Spagna (+26,7%), in prodotti in vetro Cina (+46%), Canada (+22,1%) e Arabia Saudita (+35,3%), in gioielleria e bigiotteria Repubblica domenicana (+59,4%), Messico (+53,5%) e Sud Africa (+37,5%), in articoli in porcellana e ceramica Bulgaria (+42,7%), Spagna (+18%) e Austria (+13,5%).