L’Istituto Nazionale Tributaristi sul decreto fiscale

L’Istituto Nazionale Tributaristi sul decreto fiscale

Il D.L. 193/2016, convertito in Legge dal Senato, offre vari spunti di riflessione ed è stato e sarà oggetto di durissime critiche, soprattutto nella parte contente i nuovi adempimenti relativi alle comunicazioni trimestrali dei dati e delle liquidazioni Iva.

L’Istituto Nazionale Tributaristi (INT), dopo avere richiesto modifiche in parte accolte, preso atto delle dichiarazioni governative e della relazione tecnica, che indica questi adempimenti come forieri di lotta all’evasione e utili per un consistente recupero di gettito, pur nella consapevolezza dei maggiori oneri che ricadranno su contribuenti ed intermediari fiscali che li assistono, “con spirito di responsabilità” attende di verificare se dal monitoraggio di tali comunicazioni effettivamente si recupereranno le somme preventivate.

Se così sarà, continuano ancora i tributaristi, l’impegno e l’assunzione di oneri potrebbero avere un senso e una giustificazione; in caso contrario si dovranno rivedere tali obblighi tributari.

L’Istituto Nazionale Tributaristi, inoltre, accoglie con favore le norme sulla revisione del sistema di riscossione dei ruoli, che però – sostiene – dovrà andare di pari passo alla revisione del sistema sanzionatorio e con la definizione agevolata delle cartelle, pur sottolineando come ci siano aree di criticità e pertanto migliorabili. Positive le nuove norme sulla dichiarazione integrativa a favore, che vanno a beneficio del contribuente, e ovviamente la modifica dell’art. 63 del DPR 600/73 sull’assistenza e rappresentanza dei contribuenti.

Il presidente dell’Istituto Nazionale Tributaristi, Riccardo Alemanno, ha dichiarato: “Tutto è migliorabile e perfettibile, quindi anche il D.L. fiscale, e da domani la nostra mission sarà quella di richiedere modifiche migliorative al fine di rendere meno gravosi gli adempimenti, a partire dallo spostamento dell’invio al 25 luglio della comunicazione relativa al 1° semestre 2017, senza strumentalizzazioni ma con determinazione, attraverso un franco confronto nelle sedi istituzionali”.