Confassociazioni vuole una classe dirigente adeguata per far rialzare l’economia

Giorgio Roveri, vice presidente di Confassociazioni, ha le idee ben chiare su cosa occorrerebbe all’Italia per risollevarsi dal suo periodo di incertezza, ovvero la “ricostruzione di una classe dirigente capace di guadagnarsi la fiducia di cittadini e imprenditori”.

Per questo motivo, Confassociazioni ha pensato di fondare l’Accademia della Politica e della Rappresentanza 4.0, presentata da Angelo Deiana lo scorso 27 gennaio, che si basa su un obiettivo particolarmente ambizioso ma fondamentale: “impegnarsi nello sforzo fattivo per ricostruire, in Italia, la politica nella sua accezione più nobile. Da qui l’avvio di un piano formativo che affiancherà la dirigenza (giovani in primis) nell’analisi della funzione della rappresentanza, attraverso un fitto calendario di appuntamenti e di momenti di confronto, a partire dai prossimi mesi, con gli attori della politica”.

Ha aggiunto Roveri, che ha anche assunto il ruolo di Temporary Manager: “Il tema della rappresentanza è davvero importante perché più guardo alla composizione del nostro tessuto economico-produttivo più mi convinco che le associazioni di categoria debbano diventare una vera e propria palestra dove esercitarsi nel leggere la realtà, nell’ascoltare gli associati e nell’elaborare soluzioni innovative partendo dai bisogni quotidiani. In particolare per noi che esercitiamo la funzione di rappresentanza rivolta alle PMI, diventa essenziale saper produrre evidenze inequivocabili che attestino, giorno dopo giorno, il nostro obiettivo primario: con il sapere che cosa significa fare impresa e il sapere come comunicarlo prendersi cura della salute imprenditoriale di chi rappresentiamo”.

Vera MORETTI