Franchising, occasione di lavoro per i giovani under 35

Dal rapporto Assofranchising Italia 2017 presentato al convegno di apertura di Franchising &Retail Expo tenutosi a BolognaFiere, è emerso che il franchising continua ad essere considerato una buona e valida opportunità di sviluppo per i nostri mercati, tanto da avere raggiunto un giro d’affari di circa 24 miliardi e una crescita di addetti che si aggira intorno al 4%.
Tra questi, ci sono molti giovani, che attualmente rappresentano il 25,6% del totale, e che hanno un’età compresa tra 25 e 35 anni.

Il rapporto è stato intitolato Franchising: modernità e ripresa, Il segno Più su occupazione e lavoro, al quale hanno partecipato, oltre a Italo Bussoli, presidente di Assofranchising, anche Antonio Bruzzone e Francesco Rivolta, rispettivamente direttore generale di BolognaFiere e di Confcommercio Imprese per l’Italia.

Il franchising viene visto come un’ottima opportunità di entrare nel mercato del lavoro senza rischiare tutto, poiché si è supportati da un’azienda consolidata, il franchisor, che sa come fare impresa e quali strumenti suggerire ai nuovi franchisee per avere successo.

Italo Bussoli, in proposito, ha dichiarato: “Il franchising ha poi spesso e volentieri una presa migliore sui fornitori ai quali ci si rivolge per il proprio business: proprietari di location commerciali, banche per finanziamenti, fornitori vari con accordi quadro sicuramente molto più vantaggiosi grazie alle economie di scala messe in campo dal franchisor in favore della sua rete di affiliati. Terzo punto qualificante è la possibilità di intraprendere in franchising in maniera trasversale rispetto ai settori merceologici e con investimenti che possono essere molto contenuti (il 31% richiede un investimento iniziale compreso tra i 20 ed i 50.000 euro) o raggiungere cifre importanti per investitori che desiderano diversificare l’attività”.

Tra le categorie che trainano il franchising nota particolare per la Ristorazione che arriva complessivamente a quasi 2,5 miliardi di euro di fatturato (nel 2013 erano 2 miliardi), 36.000 addetti occupati (compreso franchisee) e 3.800 punti vendita in franchising.
In netta crescita il settore del benessere, salute, erboristerie, dietetica, estetica, parafarmaceutica che arriva a generare 270 milioni di giro d’affari nel 2016 (+25%).
Infine la GdoFood – Alimentari in franchising si conferma in crescita. In questa categoria rientrano non solo i player della Gdo, tra i quali spiccano i discount per performance, ma anche tutti quei formati di vendita di prodotti alimentari specifici come negozi per celiaci, bio, tipici regionali, pescherie, fruttivendoli.

Francesco Rivolta, direttore generale di Confcommercio Imprese per l’Italia, ha poi aggiunto: “Il settore del franchising è un comparto strategico per la distribuzione che garantisce ammodernamento e rafforzamento per il commercio in sede fissa che trova nel franchising una opportunità di trasformazione e di ripresa”.

Vera MORETTI