Record di acquisto di voucher a marzo 2017

Nonostante i voucher abbiano i giorni contati, poiché non verranno più distribuiti e, di conseguenza, utilizzati quando si tratta di lavori stagionali o a termine, non hanno assolutamente intenzione di sparire dalla circolazione tanto presto e, anzi, dimostrano di avere ancora una certa attualità ed utilità.

Dati alla mano, grazie allo studio dell’Osservatorio Inps sul precariato, nel mese di marzo si è verificata una vera e propria corsa all’acquisto dei buoni, probabilmente in previsione dell’abolizione di questo prezioso e stilizzatissimo strumento.
Ora che la bella stagione sta per iniziare, perché dal punto di vista climatico lascia ancora a desiderare e non è del tutto decollata, si ricomincerà con le assunzioni stagionali e l’erogazione di stipendi a termine, che sono sempre stati regolarizzati con l’uso dei voucher.
Ancora per quest’anno, dunque, sarà così e i datori di lavoro hanno deciso di dotarsene in quantità, per non rischiare di rimanere a bocca asciutta. Anche perché, se i voucher spariscono, la necessità di lavoratori a ore o a stagione, o, più in generale, a tempo determinato, rimane sempre.

Per questo motivo, tra l’1 e il 17 marzo, data di entrata in vigore del decreto legge che li ha aboliti, ovviamente con la possibilità di usare quelli già acquistati fino a fine anno, sono stati venduti ben 10.526.569 voucher , perfettamente in linea con l’intero mese di marzo 2016 (10.922.770).

Nei primi tre mesi del 2017 sono stati venduti 28,5 milioni di buoni per il lavoro accessorio a fronte dei 29,09 dei primi tre mesi del 2016.

Vera MORETTI