Investimenti e semplificazione nel futuro delle imprese

Risultato degli accordi presi dall’Agenzia delle Entrate con le società che hanno colto l’occasione, a fronte di investimenti milionari in Italia, di rivolgersi preventivamente al Fisco per definire in anticipo il trattamento fiscale del piano di investimenti, è dato da dieci richieste di interpello derivanti da sei investitori stranieri e quattro italiani, per un totale di un volume di investimenti di oltre 4 miliardi, ma anche ricadute occupazionali nell’ordine di 76mila unità.

Si tratta di dati forniti da Rossella Orlandi, direttore dell’Agenzia delle Entrate, durante una giornata di lavori presso il Mef sull’Amministrazione fiscale che cambia.
Entro l’estate, inoltre, Orlandi ha annunciato che l’Agenzia firmerà accordi di adempimento collaborativo con cinque società che fanno capo a primari gruppi bancari ed industriali e che sono gruppi italiani con un fatturato di almeno 10 miliardi di euro.
Ha detto Rossella Orlandi in proposito: “Si tratta di una cooperazione basata su conoscenza reciproca, rispetto e collaborazione fattiva, con la possibilità di pervenire a una comune valutazione delle situazioni suscettibili di generare rischi fiscali, prima della presentazione delle dichiarazioni fiscali o dell’assolvimento di altri obblighi tributari”.

Il ministro dell’economia Pier Carlo Padoan ha poi ribadito lo “sforzo per abbattere la pressione fiscale è avvenuto e dovrebbe continuare ad avvenire”.
Affrontando il tema della riforma del fisco, secondo il ministro è in grado di liberare risorse indispensabili per abbattere la pressione fiscale e dare un indirizzo qualitativo alla politica fiscale.

Sul tema spinoso del recupero dell’evasione è intervenuto invece Giorgio Toschi, comandante della Guardia di Finanza, che ha spiegato come ci siano 3.000 soggetti nel mirino perché in passato responsabili di evasioni dell’Iva e ad oggi non collaborativi e non disposti a ravvedersi.

Vera MORETTI