Saldo positivo per l’export Made in Italy nell’Area mediterranea

L’Ufficio Studi di Confartigianato ha reso noti i dati relativi all’export Made in Italy nell’Area Mediterranea, ed è emerso che l’Italia è attiva nei diciassette Paesi che ne fanno parte con 29,4 miliardi di euro di prodotti manifatturieri, rappresentativi del 7,4% dell’intero Made in Italy.
Da questi Paesi, inoltre, il Belpaese importa 15 miliardi di prodotti, per un saldo commerciale positivo di 14,4 miliardi.

Il flusso di export si concentra in particolare sui sei Paesi principali, dove avvengono ben l’81% di vendite: nel dettaglio la Turchia da sola assorbe quasi un terzo (32,2%) delle vendite (9,5 miliardi di euro), seguita all’Algeria con il 12,5% (3,7 miliardi), dall’Egitto con il 10,2% (3,0 miliardi), dalla Tunisia con il 9,4% (2,8 miliardi), da Israele con l’8,4% (2,5 miliardi) e dalla Croazia con l’8,3% (2,4 miliardi).
Per quanto riguarda la dinamica nel 2016 le esportazioni verso l’Area del Mediterraneo diminuiscono dell’1,2% in controtendenza rispetto al totale delle esportazioni manifatturiere che sono in crescita dell’1,2%.
I settori a maggior concentrazione di micro e piccole imprese assorbono quasi un quarto (23,5%) dell’export manifatturiero verso l’Area del Mediterraneo (6.907 milioni di euro) e in questi settori l’export sale dell’1,5%, in controtendenza rispetto al totale export manifatturiero.

Questo calo dell’export manifatturiero nell’Area del Mediterraneo dipende in primo luogo dalla riduzione pari a un quarto (-26,2%) dei prodotti da raffinazione del petrolio ma, se si considerano i risultati al netto di questi prodotti, allora l’export appare in crescita del 2,6%.

Considerando i Paesi principali dell’Area con esportazioni superiori ad un miliardo di euro nel 2016 risultano in crescita il Marocco con il 10,3%, l’Egitto con il 6,9% ed Israele con il 1,7%, mentre all’opposto il risultato peggiore è quello dell’Algeria con l’export in calo del 10,0%.
I settori di MPI in territorio positivo sono le Altre industrie manifatturiere, che comprendono soprattutto gioielleria, bigiotteria ed occhialeria, in salita del 5,7%, e Mobili (entrambi con il 7,6%), Alimentari (3,9%), Prodotti in metallo, esclusi macchinari e attrezzature (2,4%) e Tessili (0,5%).

Vera MORETTI