Imprese femminili in continuo aumento

Si sta riducendo sempre di più il gap tra imprese condotte da uomini e quelle che, invece, vedono una donna alla guida.
Anzi, secondo i dati forniti da Unioncamere-Infocamere, il tessuto imprenditoriale italiano, che comprende poco più di 6 milioni di aziende attive, è composto in buona parte da imprese femminili.

A questo proposito, l’Osservatorio imprenditoria femminile di Unioncamere-Infocamere ha quantificato quante sono, analizzandone anche la collocazione dal punto di vista territoriale.
Il risultato ottenuto è interessante e controtendenza, poiché la presenza delle donne è sempre più massiccia. Ciò significa che, contro il problema della disoccupazione, molte donne in cerca di lavoro hanno deciso di mettersi in proprio e reinventarsi una professione, o crearsela su misura, ottenendo anche un discreto successo.

Ad oggi, le imprese femminili registrate sono 1.316.017. Di queste, il numero più alto è attivo nel Mezzogiorno, dove il tasso di occupazione femminile è decisamente più basso rispetto alle altre aree del Paese: secondo l’Istat, nel primo trimestre 2017 era al 31,3% contro il 48,2% della media nazionale e il 58,8% rilevato nel Nord del Paese.

Nello specifico, nel Sud e nelle Isole le aziende guidate da donne sono 474.376, pari al 36% dell’universo imprenditoriale femminile italiano. Nel Nord-Ovest, nel Nord-Est e al Centro sono molte di meno e rispettivamente 311.725, 231.520 e 298.396 unità.

Altri dati interessanti riguardano il tasso di femminilizzazione, che nel Mezzogiorno raggiunge quasi il 23,6%, ovvero il 2% circa in più rispetto al dato medio nazionale (21,75%) ma anche un punto percentuale in più rispetto al Centro, dove si contano 299mila imprese con un tasso di femminilizzazione del 22,5%, e quasi 4 punti percentuali in più rispetto al Nord-Est (oltre 231mila imprese, pari al 20% del totale) e al Nord-Ovest (circa 312mila imprese e un tasso di femminilizzazione del 19,9%).

Inoltre, le prime dieci imprese per tasso di femminilizzazione si trovano tutte in regioni del Mezzogiorno, con Molise, Basilicata e Abruzzo sul podio, mentre le regioni in cui le realtà femminili incidono meno sono settentrionali, e precisamente Trentino Alto Adige, Lombardia e Veneto.

Vera MORETTI