Agricoltura biodinamica sempre più Made in Italy

L’agricoltura biodinamica Made in Italy sembra godere di ottima salute, tanto da essere aumentata del 20% in un solo anno.
Si tratta di un dato reso noto dall’Associazione per l’Agricoltura Biodinamica, in occasione del Sana, seminario che si è tenuto a Bologna l’8 settembre scorso e dove è stato organizzato un seminario che affrontava il tema.

Carlo Tricarico, presidente dell’Associazione per l’Agricoltura Biodinamica, ha dichiarato in quell’ambito: “Il seminario di oggi è un’occasione unica di incontro con i buyer tra i più importanti del settore biologico e biodinamico. All’estero aumenta la domanda di prodotto biodinamico italiano, ormai ben oltre l’offerta oggi vogliamo mettere la basi per organizzare i rapporti con la domanda e rafforzare l’organizzazione dei produttori per rispondere a questa opportunità. Inoltre si affronterà il tema dell’iter per l’ingresso qualificato delle aziende nel sistema biodinamico a protezione della qualità”.

Nel mondo ci sono più di 2 milioni di ettari coltivati in modo biodinamico e certificati, ma sono molto più numerose le aree agricole dove si produce secondo le pratiche agronomiche biodinamiche. L’Italia è al terzo posto, dopo Germania e Francia, tra i Paesi europei per superficie destinata all’agricoltura biodinamica e conta oltre 4.500 aziende che ne applicano le tecniche, tra cui alcune grandi realtà. Più del 50% di quanto raccolto e trasformato in Italia viene esportato in Giappone, Usa e Scandinavia.

La biodinamica ha il pregio di rafforzare i terreni, renderli fertili e più resistenti alla siccità, nonché al dissesto idrogeologico, argomento sempre più attuale e cruciale nel mondo. Inoltre, il modello agricolo attuato dalla biodinamica crea aziende più forti sul mercato, anche quando si parla di prezzi, perché i prodotti biodinamici sono pagati al produttore di più rispetto ai convenzionali, garantendo una stabilità complessiva maggiore delle aziende biodinamiche.

Vera MORETTI